Come Canva è passata da progetto universitario a piattaforma che vale più di $40 miliardi

P. F.

14 Dicembre 2025 - 14:19

Nel 2006 Melanie Perkins immagina una piattaforma per semplificare la grafica digitale. Da quell’intuizione nasce Canva, una piattaforma online che oggi vale 42 miliardi di dollari.

Come Canva è passata da progetto universitario a piattaforma che vale più di $40 miliardi

Sfidare colossi come Microsoft e Adobe partendo da un’aula universitaria può sembrare un’idea improbabile. È invece la traiettoria che ha seguito Melanie Perkins, cofondatrice e CEO di Canva, trasformando un’intuizione nata tra i banchi di studio in una delle piattaforme digitali più influenti nel mondo del design, oggi valutata 42 miliardi di dollari.

L’origine del progetto risale al 2006, quando Perkins ha 19 anni e studia all’università di Perth, in Australia, insieme al fidanzato Cliff Obrecht. Per guadagnare qualcosa, la futura imprenditrice insegna ai compagni di corso a usare i principali software di grafica, ma si scontra con una difficoltà ricorrente: gli strumenti più diffusi sono complessi, poco intuitivi e richiedono mesi solo per imparare le funzioni di base.

Da qui prende forma un’idea destinata a rivoluzionare la vita di Perkins e, soprattutto, il mondo della grafica digitale: il design del futuro dovrà essere online, collaborativo e accessibile anche a chi non ha competenze tecniche avanzate.

Come è nato il progetto Canva

Senza capitali e con un’esperienza imprenditoriale ancora acerba, Perkins e Obrecht decidono di testare l’idea partendo da un progetto mirato. Nasce così Fusion Books, una piattaforma online che consente agli studenti di realizzare in modo collaborativo gli annuari scolastici, occupandosi della progettazione grafica direttamente via web.

L’ufficio è il salotto di casa della madre di Melanie, il team è ridotto all’essenziale, ma il modello funziona. L’iniziativa ottiene buoni riscontri nelle scuole australiane ed è tuttora attiva. Soprattutto, dimostra che semplificare il design è possibile.

Quel primo successo rappresenta solo l’inizio del percorso. Perkins guarda oltre e inizia a cercare investitori per realizzare una piattaforma capace di integrare l’intero ecosistema del design in un unico spazio digitale. La svolta arriva nel 2010, durante una conferenza a Perth, quando un incontro fortuito con l’investitore della Silicon Valley Bill Tai apre le porte degli Stati Uniti. Invitata a San Francisco, la giovane imprenditrice presenta la sua visione e riesce a entrare in contatto con una rete di figure chiave del mondo tech.

L’ingresso nell’ecosistema della Silicon Valley non è immediato. Perkins racconta di aver dovuto costruire relazioni partendo da zero, adattandosi a contesti lontani dalle sue abitudini come, ad esempio, i ritiri di kitesurfing - uno sport acquatico in cui si viene trainati da un aquilone - per investitori organizzati da Tai. Nonostante i momenti difficili, è in questa fase che Canva inizia a prendere una forma più strutturata, grazie all’espansione del team e all’ingresso di competenze tecniche fondamentali.

Il lancio ufficiale e l’ascesa della piattaforma

Il 2012 segna l’avvio concreto del progetto. Con il supporto di Lars Rasmussen, cofondatore di Google Maps, Perkins e Obrecht individuano in Cameron Adams il cofondatore tecnico e in Dave Hearnden uno sviluppatore chiave.

Il primo round di finanziamento, pari a 1,5 milioni di dollari, viene sovrascritto e affiancato da un contributo del governo australiano, intenzionato a mantenere l’azienda nel Paese. Nel 2013 Canva viene lanciata ufficialmente online, offrendo strumenti gratuiti e intuitivi per la creazione di loghi, presentazioni e materiali grafici.

Da quel momento la crescita è continua. Oggi Canva ha sede a Sydney, conta oltre 240 milioni di utenti attivi ogni mese e genera 3,3 miliardi di dollari di ricavi annuali grazie a 27 milioni di clienti a pagamento. L’azienda è redditizia da 8 anni e dispone di solide riserve di liquidità. Negli ultimi tempi ha accelerato anche sul fronte dell’intelligenza artificiale, lanciando strumenti per la generazione automatica di design e video che sono già stati utilizzati più di 20 miliardi di volte.

Una valutazione che raggiunge quota $42 miliardi

L’ultimo round di finanziamento, guidato da Fidelity Management & Research insieme a nuovi ingressi come J.P. Morgan Asset Management, ha portato la valutazione di Canva a 42 miliardi di dollari.

Questo risultato, secondo il COO e cofondatore Cliff Obrecht, rappresenta un chiaro segnale di fiducia da parte del mercato nella solidità del modello di business e nelle prospettive di crescita della piattaforma:

“Questo round è stato significativamente sottoscritto, un enorme riconoscimento per il lavoro straordinario del nostro team e per l’impatto che Canva sta avendo in tutto il mondo. La domanda travolgente da parte di investitori nuovi ed esistenti è un enorme voto di fiducia nel nostro slancio e nella portata di ciò che ci aspetta ancora”.

Il successo di Canva si riflette anche sul patrimonio dei fondatori. Secondo Forbes, la coppia formata da Perkins e Obrecht vanta oggi una ricchezza complessiva di 11,6 miliardi di dollari. Una parte significativa di questo valore è destinata alla filantropia: la coppia ha infatti annunciato l’intenzione di trasferire oltre l’80% della propria quota alla Canva Foundation, un ente benefico della società destinato a scopi non profit, educativi e umanitari.

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