Immissioni in ruolo scuola dell’infanzia e primaria: per le maestre italiane non ci sono opportunità di lavoro

Simone Micocci

26 Giugno 2017 - 15:45

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Assunzioni scuola dell’infanzia e primaria 2017-2018: i posti disponibili sono troppo pochi. A rischio le immissioni in ruolo dei vincitori del concorso a cattedra.

Immissioni in ruolo scuola dell’infanzia e primaria: per le maestre italiane non ci sono opportunità di lavoro

Scuola dell’infanzia e primaria: per l’anno scolastico 2017-2018, ma anche per i successivi, si prospettano poche opportunità di lavoro per le maestre, nonostante queste abbiano superato il concorso a cattedra bandito nel 2016.

Un allarme lanciato da Repubblica.it, secondo il quale le possibilità di assunzione di ruolo per le maestre vincitrici del concorso scuola sono veramente poche.

Per le immissioni in ruolo di coloro che hanno risposto in maniera sufficiente alle prove scritte ed orali di uno dei concorsi pubblici più discussi e problematici degli ultimi anni, quindi, ci sarà da aspettare almeno un anno - la graduatoria ha validità triennale - poiché per il 2017-2018 ci sono pochi posti nelle scuole primarie e dell’infanzia.

Una situazione critica, per una categoria di docenti troppo spesso dimenticata dal MIUR, tant’è che a questo punto ci viene da chiederci cosa sarebbe successo se i commissari non avessero bocciato la maggior parte dei docenti che hanno partecipato al concorso.

Adesso il MIUR dovrà trovare un modo per svuotare le Graduatorie di Merito entro il 2020, altrimenti il concorso si rivelerà inutile. Una nuova beffa quindi per i docenti delle scuole primarie e dell’infanzia, specialmente per quest’ultima dove ad oggi - nonostante l’approvazione della riforma - manca ancora l’organico di potenziamento visto che il Ministero non ha abbastanza risorse.

Ma saranno sufficienti tre anni per assumere tutti i docenti della primaria e dell’infanzia che hanno vinto il concorso? Proviamo a fare alcune previsioni in base al numero di posti vacanti disponibili per il ruolo.

Scuola dell’infanzia e primaria: insegnanti assunti prima del 2020?

Mentre siamo ancora in attesa del numero disponibili per le immissioni in ruolo dei docenti della scuola secondaria, sono stati svelati quelli per l’infanzia e la primaria.

Nel dettaglio, per le assunzioni nell’anno scolastico 2017-2018 i posti sono:

  • 10.376 primaria (posti comuni e sostegno);
  • 3.871 infanzia (posti comuni e sostegno).

Di questi il 30% sarà assegnato agli iscritti nelle Graduatorie ad Esaurimento, un altro 30% tramite mobilità e un 10% con mobilità professionale. Il restante 30% sarà destinato a coloro che hanno superato il concorso scuola.

Quanti insegnanti assumere ogni anno per svuotare le GdM prima della scadenza?Considerando che per la scuola elementare sono stati messi a concorso 17.299 cattedre in tutta Italia, bisognerà assumere 5.766 insegnanti di ruolo ogni anno fino all’a.s. 2019-2020.

Ma sarà molto difficile che ciò avvenga; ad esempio quest’anno ne verranno assunti appena 1.762; un vincitore su 10. È pur vero che in alcune regioni il numero di insegnanti che ha superato il concorso è inferiore a quello dei posti a disposizione, ma si tratta solamente di alcuni casi.

Chi ha superato il concorso a scuola non verrà assunto? Le soluzioni possibili

Secondo le stime de La Repubblica, quindi, per assumere tutti gli insegnanti della scuola dell’infanzia ed elementare che hanno superato il concorso a cattedra 2016 ci potrebbero volere dai 5 ai 6 anni, oltre la scadenza fissata dal MIUR.

Se non ci saranno novità prima della scadenza per molti docenti la partecipazione al concorso potrebbe essere stata solamente una perdita di tempo.

Il Ministero dell’Istruzione potrà comunque trovare un modo per evitare che ciò accada. Ad esempio, il prossimo anno la percentuale dei posti per le assunzioni riservati ai docenti dell’infanzia e della primaria potrebbe essere superiore al 30%, oppure qualora in prossimità della scadenza le GdM siano ancora piene ci potrebbe essere una deroga.

In ogni caso dal Ministero dell’Istruzione ci arrivano delle rassicurazioni: nonostante le opportunità di lavoro per gli insegnanti della scuola dell’infanzia e primaria non sono molte, l’assunzione di ruolo dei vincitori del concorso non sembra essere a rischio.

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