Il rinnovo contratto sanità pubblica riassunto in 5 punti

Giacomo Astaldi

28 Ottobre 2025 - 13:17

Aumenti di stipendio medi di 172€ al mese, nuove indennità, tutele rafforzate e l’introduzione dell’assistente infermiere. Il rinnovo contratto sanità pubblica riassunto in 5 punti.

Il rinnovo contratto sanità pubblica riassunto in 5 punti

Il 27 ottobre 2025 segna una data importante per i professionisti della sanità pubblica italiana. È stato firmato definitivamente il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per il triennio 2022–2024, un accordo che interessa circa 581.000 operatori tra infermieri, ostetriche, tecnici sanitari, operatori socio-sanitari (OSS) e personale amministrativo del Servizio Sanitario Nazionale (SSN).

Dopo anni di attese e trattative complesse, il rinnovo contrattuale porta con sé aumenti di stipendio significativi, nuove indennità e tutele, nonché strumenti concreti per valorizzare la professionalità del personale sanitario.

1) Aumenti di stipendio

Il cuore del nuovo contratto riguarda gli aumenti medi in busta paga, che si attestano a 172 euro lordi al mese, distribuiti su 13 mensilità. Ma non si tratta di un semplice incremento tabellare: ai 145 euro medi di aumento base si sommano le indennità specifiche per diverse categorie professionali, come l’indennità di specificità infermieristica, l’indennità di pronto soccorso e l’indennità di tutela del malato.

Un aspetto particolarmente rilevante è il pagamento degli arretrati, che varia tra 900 e 1.270 euro a seconda del profilo professionale e della data di assunzione. Per chi è entrato in servizio prima del 1° gennaio 2023, il calcolo degli arretrati rappresenta un vero riconoscimento economico degli anni di attesa e contribuisce a dare stabilità economica immediata al personale.

2) Nuove indennità e maggiori tutele

Come anticipato, oltre all’aumento stipendiale, il CCNL introduce una serie di nuove indennità e tutele per il personale sanitario. Tra le principali, spiccano l’indennità di pronto soccorso fino a 250 euro mensili, l’indennità di specificità infermieristica rivalutata a 165 euro e l’indennità di tutela del malato fino a 119 euro.

Viene rafforzata anche la tutela legale gratuita per chi subisce aggressioni sul lavoro, un tema di grande attualità per chi opera nei pronto soccorso e nei reparti ad alta pressione. Le misure prevedono, inoltre, l’esonero dai turni notturni per il personale over 60, la parificazione retributiva tra infermieri e ostetriche e la valorizzazione delle prestazioni aggiuntive con un compenso di 50 euro l’ora.

Anche gli incarichi di responsabilità beneficiano di incrementi fino a 1.500 euro, a testimonianza dell’attenzione alla professionalità e all’esperienza dei lavoratori.

3) Miglioramenti nelle condizioni di lavoro

Il rinnovo contrattuale non riguarda solo il lato economico, ma porta benefici concreti nelle condizioni di lavoro. Tra le novità vi è la possibilità di scambiare giorni di ferie tra colleghi, una maggiore flessibilità organizzativa e l’accesso a percorsi di formazione continua più moderna e flessibile, pensati per aggiornare costantemente le competenze dei professionisti.

Queste misure hanno l’obiettivo di rendere più sostenibile l’attività lavorativa, migliorare il benessere del personale e favorire la permanenza in servizio, specialmente per i lavoratori più anziani o con carichi professionali gravosi. Il contratto, infatti, prevede anche strumenti per il riconoscimento dell’elevata qualificazione dei professionisti con laurea triennale e almeno sette anni di esperienza.

4) Introduzione della figura dell’assistente infermiere

Tra le novità più rilevanti c’è l’introduzione della figura dell’assistente infermiere, un ruolo pensato per supportare l’attività quotidiana degli infermieri nella gestione dei pazienti, sia dal punto di vista assistenziale sia organizzativo. L’obiettivo è migliorare l’efficienza dei reparti, ridurre il carico di lavoro degli infermieri e garantire una maggiore qualità delle cure.

Un passo verso una maggiore professionalizzazione dei servizi sanitari, attraverso la valorizzazione delle competenze di chi opera a stretto contatto con pazienti e colleghi e la creazione di percorsi di carriera più chiari e motivanti all’interno della sanità pubblica.

5) Rinnovo 2025–2027 già in cantiere

La firma del contratto 2022–2024 apre subito la strada al triennio successivo, 2025–2027. I sindacati e il governo hanno già avviato i preparativi per definire le cifre dei futuri aumenti, le nuove indennità e ulteriori strumenti di valorizzazione del personale. Ricordiamo che la continuità del percorso contrattuale è fondamentale per garantire stabilità economica e crescita professionale a tutti gli operatori del SSN.

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