Dai tempi di Clinton a Trump, i mercati obbligazionari USA hanno dimostrato un’influenza sorprendente sulle scelte politiche. Ecco perché oggi sono gli attori più temuti a Washington.
Non ci sono molte citazioni memorabili sui mercati obbligazionari, ma una delle mie preferite è di James Carville, stratega politico capo del presidente Clinton, che ancora oggi appare occasionalmente come commentatore nei telegiornali.
All’inizio della presidenza di Clinton, l’attenzione era focalizzata sulla riduzione dei deficit di bilancio, con la convinzione che una traiettoria discendente del debito pubblico avrebbe reso il debito del Tesoro USA più sicuro agli occhi degli investitori—e quindi avrebbe portato a tassi d’interesse a lungo termine più bassi, stimolando così l’economia.
Ad esempio, David Wessel e Thomas T. Vogel descrissero questa dinamica in un articolo per il Wall Street Journal del 25 febbraio 1993, intitolato «Arcane World of Bonds is Guide and Beacon to a Populist President.» [...]
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