Quando le aziende si finanziano meglio degli Stati: la crisi di fiducia nel debito sovrano e l’ascesa delle obbligazioni societarie di qualità.
Per decenni, una regola non scritta ha dominato la finanza globale: i governi hanno sempre potuto indebitarsi a costi inferiori rispetto alle imprese. La ragione era semplice: lo Stato veniva percepito come il debitore più sicuro in assoluto. Oggi però questa certezza vacilla.
Negli ultimi mesi, il differenziale tra i rendimenti dei titoli di Stato e quelli delle obbligazioni societarie — il cosiddetto credit spread — si è ristretto fino a livelli eccezionalmente bassi. In Francia, alcune grandi aziende sono riuscite addirittura a finanziarsi a tassi inferiori rispetto allo stesso Tesoro nazionale, un fenomeno definito “inversione” e considerato anomalo persino durante crisi passate come quella dell’eurozona del 2012.
Un esempio emblematico è rappresentato da LVMH, colosso del lusso: i suoi titoli con scadenza al 2031 offrono un rendimento dello 2,8%, inferiore a quello dei bond francesi equivalenti. Secondo gli analisti di BNP Paribas, circa il 7% delle imprese francesi con rating di qualità “investment grade” scambia oggi a condizioni più favorevoli rispetto allo Stato. [...]
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