Tutti lo vogliono, pochi lo capiscono. Il nuovo BTP promette rendimenti crescenti, ma dietro il successo si nasconde una verità che il mercato potrebbe ignorare.
C’è un paradosso in atto nei mercati finanziari: mentre cresce la fiducia nel debito italiano, crescono anche i motivi per preoccuparsi. Il nuovo BTP a 7 anni, con cedole trimestrali crescenti e meccanismo step-up, è già pronto a catalizzare l’attenzione di famiglie e risparmiatori. Un successo prevedibile, quasi scontato.
L’entusiasmo per il titolo nasce da una combinazione di fattori: cedole minime al 2,6% per i primi tre anni, 3,1% per il quarto e quinto, e infine un 4% per gli ultimi due anni, con in più un premio fedeltà dello 0,8%. In un contesto in cui i conti deposito iniziano a ridurre i tassi e le borse europee mostrano volatilità crescente, il richiamo di un rendimento stabile e prevedibile è irresistibile.
Eppure, dietro i numeri e le percentuali, si nasconde un elemento meno evidente. [...]
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