In vent’anni ecco di quanto sono aumentati i prezzi dei carburanti. Cosa può succedere con il possibile blocco dello Stretto di Hormuz?
I prezzi dei carburanti ora sono osservati speciali. Dopo gli attacchi degli Stati Uniti alle basi iraniane, la preoccupazione principale è naturalmente la guerra in Medio Oriente, con lo spettro di uno scontro aperto che potrebbe salire di intensità. Ma di riflesso ci sono conseguenze collaterali, di natura commerciale, potenzialmente pesanti per le tasche degli automobilisti e non solo.
A maggio fare il pieno di benzina per un’auto con un serbatoio di capacità media (50 litri) è costato in Italia circa 84,7 euro; nello stesso mese di quindici anni fa ne sarebbero bastati 69,6 e vent’anni fa poco più di 60, ossia quasi 25 euro in meno rispetto a quanto pagato oggi. Lo scorso maggio il prezzo medio (mensile) della benzina è finalmente sceso a 1,695 euro al litro, a livelli che negli ultimi tre anni erano stati più l’eccezione che la regola.
Ora c’è da chiedersi cosa succederà per l’ultima settimana di giugno e a partire da luglio. Al momento è solo un’ipotesi, ma la possibile chiusura da parte dell’Iran dello Stretto di Hormuz, da cui passa circa il 20% del petrolio scambiato nel mondo (e anche un quinto del commercio globale di gas naturale liquefatto), non è da sottovalutare. [...]
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