Il Cile e la nuova cooperazione commerciale con l’Europa

Domenico Letizia

19 Dicembre 2022 - 19:54

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Le nuove modalità della cooperazione economica e commerciale tra Unione europea e Cile consentiranno di sbloccare 4,5 miliardi di euro in esportazioni europee.

Il Cile e la nuova cooperazione commerciale con l’Europa

Nel corso della prima settimana del mese di dicembre, l’Unione Europea e il Cile hanno siglato un accordo per modernizzare e attualizzare il patto che regola la cooperazione economica tra le parti. Il nuovo accordo rappresenta un impulso fondamentale per le relazioni bilaterali dell’Unione Europa e l’America Latina. L’accordo continentale riduce le tariffe per quasi il 100% delle esportazioni europee verso il Paese sudamericano e mira a ridurre la dipendenza di Cina e Russia dalle materie prime e dai beni energetici. In tale contesto storico, l’accordo risulta di fondamentale importanza geopolitica, in quanto rafforza la resilienza economica e consentirà di affrontare le pressanti sfide globali, rilanciando la collaborazione con le imprese italiane e rafforzando la cooperazione economica e commerciale con il Paese sudamericano.

Inoltre, il nuovo accordo pone al centro azioni concrete per la tutela del clima, il commercio sostenibile e la parità di genere, oltre a migliorare l’importante cooperazione per l’approvvigionamento di materie prime.

Le nuove modalità della cooperazione tra Europa e Cile consentiranno di sbloccare 4,5 miliardi di euro in esportazioni europee. Nel tentativo di accrescere la fiducia istituzionale del Cile presso le istituzioni europee, la ministra cilena degli Esteri, Antonia Urrejola, si è impegnata a rafforzare il dialogo politico e ad approfondire i rapporti in ambito commerciale, ambientale, energetico e di investimenti. Tra i punti centrali su cui si imposterà la cooperazione tra Bruxelles e Santiago del Cile c’è in particolare l’accesso alle materie prime e ai combustibili puliti necessari per la transizione verso l’economia verde, in particolare litio, rame e idrogeno. In questo contesto dovrà essere garantito “pari trattamento” per gli investitori comunitari in Cile.

Antonino Di Marco, noto Temporary Export Manager da tempo residente in Sud America, ha rimarcato l’importanza dell’accordo per i prodotti agroalimentari della nostra Penisola, rilanciando le nuove opportunità commerciali che scrivono un nuovo capitolo sulla protezione di vini e liquori sotto protezione legale, coprendo tutte le Dop e gli Igp attualmente registrate in Europa, tra cui anche il Prosecco. Per quanto riguarda i prodotti alimentari, le denominazioni italiane protette risultano essere ben trentanove, compresi Aceto Balsamico di Modena, Vitellone Bianco dell’Appennino centrale e Parmigiano Reggiano. Nel capitolo sui sistemi alimentari sostenibili è inclusa la liberalizzazione dell’export di formaggi e di prodotti agricoli trasformati, in cambio di quote addizionali per l’accesso del Cile al mercato unico su carni bovine, pollame, carni suine e ovine. Un accordo commerciale storico che conferma gli enormi sforzi condotti dall’Unione europea nell’ambito dei negoziati sulla modernizzazione dell’Accordo di Associazione Ue-Cile che ha innescato un concreto impegno nei negoziati di libero scambio dell’Unione Europea e per tutelare il Made in Italy.

In un periodo di sfide geopolitiche senza precedenti, Bruxelles e Santiago aprono un nuovo capitolo del nostro partenariato privilegiato”, ha rilanciato, su Twitter, l’Alto rappresentante dell’Unione europea, Joseph Borrell.

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