L’azienda di abbigliamento tecnico per motociclisti cambia proprietà: i fondi Arcmont e Hps, creditori del gruppo, rilevano la maggioranza per rilanciare il brand dopo anni di difficoltà finanziarie.
Dainese, storico marchio vicentino specializzato in abbigliamento tecnico e dispositivi di protezione per motociclisti, cambia di nuovo padrone. Dopo tre anni sotto la gestione del fondo americano Carlyle, l’azienda passa ora sotto il controllo dei fondi Arcmont Asset Management e Hps Investment Partners, quest’ultimo recentemente entrato a far parte del colosso BlackRock.
Entrambi erano già creditori di Dainese, avendo finanziato l’acquisizione del 2022 con un prestito privato da 285 milioni di euro. Il closing dell’operazione è previsto per l’inizio del 2026 e rappresenta un passaggio cruciale per il futuro della società, che negli ultimi anni ha accumulato pesanti perdite e un indebitamento giudicato insostenibile.
La decisione di Carlyle di cedere il controllo arriva infatti dopo mesi di trattative e un processo di ristrutturazione finanziaria volto a evitare il tracollo. Con l’ingresso dei due nuovi soci, è prevista una significativa riduzione del debito e una ricapitalizzazione che dovrebbe permettere al marchio di tornare a concentrarsi sulla crescita e sull’innovazione.
“Siamo nella migliore posizione possibile per continuare ad offrire attrezzature e abbigliamento di qualità superiore a clienti in tutto il mondo”, ha dichiarato Angel Sánchez, amministratore delegato di Dainese.
Le difficoltà finanziarie di Dainese
Negli ultimi anni, Dainese ha dovuto fare i conti con un contesto economico complesso e un mercato meno dinamico del previsto. Dopo l’acquisizione da parte di Carlyle per circa 630 milioni di euro nel 2022, il marchio non è riuscito a mantenere i tassi di crescita attesi. Il rallentamento dei consumi globali e una pesante svalutazione di 86 milioni dell’avviamento hanno inciso sui conti, portando a tre bilanci consecutivi in rosso.
Nel 2024 le perdite hanno toccato quota 120 milioni di euro, a fronte di ricavi scesi a circa 190 milioni, in calo del 9,1% rispetto all’anno precedente. Il rapporto debito/Ebitda, stimato intorno a 15 volte, ha reso necessaria una profonda ristrutturazione. Carlyle ha tentato di tamponare la situazione con un aumento di capitale da 15 milioni di euro, ma la misura si è rivelata insufficiente. Le trattative con Arcmont e Hps hanno preso corpo a metà 2025, fino ad arrivare all’accordo attuale che consente ai fondi creditori di convertire parte dei prestiti in capitale e di assumere la guida della società.
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Le prospettive di rilancio del marchio
Con l’ingresso dei nuovi proprietari, Dainese punta a riacquistare stabilità e competitività. I rappresentanti di Arcmont e Hps hanno espresso fiducia nella capacità del management guidato da Angel Sánchez di “portare avanti la tradizione della società nel fornire equipaggiamenti protettivi di alta qualità per motociclisti”, sottolineando la volontà di “rafforzare la posizione di mercato e promuovere l’innovazione nel portafoglio prodotti”.
Negli anni, il marchio Dainese ha costruito un’identità forte, legata a valori di sicurezza e performance, grazie anche alla collaborazione con icone come Valentino Rossi e all’introduzione di tecnologie d’avanguardia come il sistema airbag D-Air. Ora la sfida sarà coniugare quel patrimonio tecnico e simbolico con una nuova solidità economica e una visione industriale di lungo periodo.
Sotto la guida di Carlyle, Dainese aveva già ampliato la propria presenza globale e diversificato il portafoglio, ma le difficoltà finanziarie avevano frenato gli investimenti. Arcmont e Hps, forti della loro esperienza nel debt restructuring e del supporto di BlackRock, sembrano avere le risorse necessarie per sostenere un vero rilancio.
L’obiettivo è far tornare il brand vicentino a crescere sui mercati internazionali, puntando su prodotti ad alto contenuto tecnologico e su una gestione più efficiente: un passaggio di testimone che, pur dettato dalle difficoltà, potrebbe rappresentare l’occasione per riportare il marchio italiano ai vertici del settore dell’abbigliamento tecnico sportivo.
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