La campionessa olimpica Zhurova ha individuato i nemici dello sport russo che si stanno battendo per continuare a escludere gli atleti dalle competizioni
Lo sport ha spesso avuto un ruolo importante nella politica. Abbiamo ancora negli occhi le vittorie di Jesse Owens alle Olimpiadi di Berlino 1936 davanti agli occhi esterrefatti di Adolf Hitler. O il pugno chiuso alzato dagli statunitensi Tommie Smith e John Carlos per protestare contro le discriminazioni razziali alle Olimpiadi di Città del Messico del 1968. O ancora le magliette rosse indossate dai tennisti Panatta e Bertolucci durante la finale della Coppa Davis in Cile nel 1976 come simbolo di solidarietà verso il popolo cileno oppresso dalla dittatura di Pinochet.
In alcuni casi lo sport ha contribuito a creare ponti diplomatici. Gli esempi sono quelli delle partite di ping pong del 1971 tra Stati Uniti e Cina e quelle a scacchi dell’anno successivo tra Fisher e Spasskij, i campioni di USA e URSS, che contribuirono a riaprire i canali di dialogo tra le due protagoniste della Guerra Fredda.
Anche oggi, nel 2025, sport e politica vanno di pari passo. L’esempio è l’esclusione della Russia dalle competizioni internazionali dopo l’attacco all’Ucraina del 2022. E a gettare benzina sul fuoco in tal senso ha appena contribuito la campionessa olimpica di pattinaggio di velocità Svetlana Zhurova che avrebbe individuato i “nemici” dello sport russo che si stanno impegnando per continuare “l’embargo sportivo”.
Scopriamo chi sono.
L’esclusione delle squadre russe dalle competizioni internazionali
Dal 2022 gli atleti russi sono stati esclusi dalle competizioni internazionali, sport di squadra compresi. Con il passare dei mesi la situazione si è alleggerita, e oggi è consentito loro di partecipare singolarmente a gare e tornei, seppur sotto bandiera neutrale.
Il divieto di partecipazione imposto alla Russia per lo sport di squadra, invece, è sempre attivo e riguarda tutte le competizioni organizzata dalla UEFA e dalla FIFA, per quanto riguarda il calcio, e dalla FIVB, la federazione internazionale della pallavolo.
I nemici dello sport russo secondo Svetlana Zhurova
Il protrarsi di questa situazione, nonostante le aperture concesse agli atleti singoli, sta generando non pochi malumori in Russia, tanto da aver spinto la campionessa olimpica Svetlana Zhurova a stilare una vera e propria lista di “nemici” che fanno di tutto per opporsi al rientro dei suoi connazionali nelle competizioni più importanti.
Secondo l’opinione di Zhurova, la responsabilità principale dello status quo sarebbe dell’Ucraina che sta cercando di mettere tutti contro gli atleti russi e sta organizzando proteste costanti per impedire il loro ritorno nello sport internazionale.
Il secondo nome citato dall’olimpionica è quello dell’ex giocatore di hockey ceco Dominik Hasek, famoso per i suoi trascorsi nella NHL, la lega più importante al mondo. Nell’opinione di Zhurova, Hasek verrebbe interpellato con oculatezza nei momenti in cui è necessario generare un interesse negativo nei confronti della Russia e dello sport russo.
Accuse pesanti e dirette che non tengono conto di un fattore: l’atteggiamento negativo nei confronti della Russia e dei suoi atleti deriva principalmente dal comportamento di Putin e del suo governo negli ultimi 3 anni.
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