I rischi del BTP Valore di cui nessuno (o quasi) parla

Flavia Provenzani

29/02/2024

18/04/2024 - 11:11

condividi

Il BTP Valore porta con sé una serie di rischi che in molti sembrano ignorare ma che è necessario conoscere per investire consapevolmente.

I rischi del BTP Valore di cui nessuno (o quasi) parla

Se in molti osanno il BTP Valore, in pochi sono attenti ad informare il risparmiatore su tutti gli aspetti da considerare, soprattutto i rischi.

Notoriamente l’investimento sul mercato obbligazionario è ritenuto molto più sicuro, ad esempio, di quello sull’azionario, complice il capitale investito garantito a scadenza.
Se si comprano 1.000 euro in BTP Valore attualmente in fase di emissione, alla sua scadenza - nel 2030 - si avranno indietro tutti i 1.000 euro investiti, maggiorati dal premio fedeltà dello 0,7%, oltre ad aver usufruito delle cedole trimestrali (su cui si pagano le tasse).

Detto così sembra tutto fantastico.
Ma per capire come stanno realmente le cose occorre conoscere, nel dettaglio, tutti i rischi del BTP Valore.

I rischi del BTP Valore di cui nessuno (o quasi) parla

I rischi legati ai titoli di Stato si muovono su più livelli ed è quantomeno doveroso illustrarli tutti nel dettaglio a beneficio del lettore interessato oggi al BTP Valore.

1) Tassi di interesse
Il primo è legato ai tassi di interesse. In un’economia in cui i tassi di interesse salgono, il prezzo del BTP Valore sul mercato scenderebbe poiché scaricato dagli investitori in favore di altri BTP con cedole più alte. Il tasso cedolare per i titoli di Stato, infatti, è fisso o prefissato, anche nel caso del meccanismo step-up che caratterizza il BTP Valore.

Sebbene le prospettive, oggi, non puntino ad un aumento dei tassi della BCE e la durata medio-breve del BTP oggetto d’analisi (6 anni) mitighi il rischio, è comunque un fattore da tenere in considerazione. Soprattutto da chi potrebbe aver bisogno di liquidare l’investimento prima della scadenza.

Infatti, il risparmiatore che tiene il titolo fino scadenza in un contesto di rialzo dei tassi non registra perdite, perché riceve indietro il capitale investito a scadenza e continua a godere delle sue cedole, come previsto. Ma chi dovesse aver bisogno di liquidare l’investimento, magari perché ha bisogno di un po’ di soldi per una spesa improvvisa o una necessità non prevista, sarebbe costretto a vendere sul mercato ad un prezzo inferiore rispetto a quello di acquisto (in fase di emissione si acquista al valore nominale, ovvero 100), e quindi registrerebbe delle perdite.

2) Rischio emittente
Un altro rischio è quello d’insolvenza dell’emittente. L’emittente del BTP Valore è lo Stato italiano. In altre parole, quando si investe in titolo di Stato c’è da considerare la possibilità che l’Italia fallisca e che non possa onorare i debiti con i suoi creditori, o almeno non tutti.

Il nostro Paese è quinto della classifica dei Paesi con il rapporto deficit/PIL più alto al mondo. Che l’Italia vada fallita è un’ipotesi remota ma, anche qui, è un rischio che non si può ignorare.

3) Mancata diversificazione
La mancanza di diversificazione del portafoglio investimenti costituisce un altro rischio cruciale di cui quantomeno è opportuno parlare. Grazie al facilissimo accesso all’acquisto del BTP Valore - basta aprire il proprio home banking o andare allo sportello in banca o alle Poste - si incentiva l’investimento autonomo sul mercato diretto. Questo significa che possono comprare BTP Valore anche risparmiatori che non conoscono i mercati, ignorano le accortezze da avere e, soprattutto, l’importanza di costruire un portafoglio ben bilanciato.

Sei un risparmiatore e vuoi investire in titoli di Stato piuttosto che altri strumenti perché ti sembrano più sicuri? A te la scelta, ma per tutelare i tuoi investimenti (e quindi i tuoi soldi) il consiglio è quello di diversificare gli emittenti (non comprare quindi solo BTP ma anche titoli di Stato di altri Paesi) e le scadenze, non concentrandosi né solo sul breve né solo sul medio-lungo periodo.

4) Comunicazione fumosa
Altri rischi si nascondono dietro una comunicazione non chiara circa il funzionamento del BTP Valore, che rischia di cadere nel territorio dell’“ingannevole”.
Il MEF, e a cascata le testate nazionali per arrivare fino ai blog di settore, parlano del BTP Valore come un investimento assai conveniente per i piccoli risparmiatori. Tuttavia, considerando il peso dell’inflazione e osservando il mercato, il rendimento offerto da questo particolare BTP - almeno stando ai tassi cedolari minimi attualmente garantiti - appare in linea con quanto già offerto sul mercato, o comunque non estremamente più conveniente.

Infine, è doveroso sottolineare la poca chiarezza all’interno dello spot pubblicitario che sta andando in onda in TV in questi giorni. Il messaggio che traspare è che sia un investimento dal ritorno immediato, tanto da potersi permettere subito una bella crociera. Tale prospettiva, tuttavia, è realizzabile esclusivamente a fronte di un ingente investimento.

Per fare un esempio, al fine di ricavarne un rendimento di 5.000 euro a scadenza, quindi nel 2030, sarebbe necessario investire oggi almeno 20.000 euro.

Appare ora chiaro che il BTP Valore non rappresenta una svolta per il risparmiatore, ma una delle tante possibilità disponibili sul mercato da poter selezionare e inserire in un portafoglio di investimenti ben bilanciato.

Argomenti

Iscriviti a Money.it