TikTok finisce nuovamente nel mirino delle istituzioni americane: attaccato prima dal Governo, ora dalle università, il social inciampa in contrattempi.

TikTok è da più parti considerato il social del futuro. La comunicazione istituzionale, quella aziendale e la sfera giornalistica guardano con interesse allo strumento, il quale garantisce già oggi numeri e affluenze che fanno gola a tutte quelle voci che cercano di raggiungere il grande pubblico. Il futuro di TikTok è roseo, ma non mancano nubi all’orizzonte: nelle ultime settimane le istituzioni statunitensi hanno infatti bandito l’app e i divieti si stanno espandendo a macchia d’olio.
Nonostante il Governo stia imparando a guardare con diffidenza tutti i social media, TikTok ha finito con il catalizzare su di sé una quantità maggiore di attenzioni deleterie, almeno da parte della Casa Bianca. Gli attriti tra Stati Uniti e l’app sono ormai di vecchio corso e avevano già toccato un picco notevole durante l’Amministrazione Trump, anche perché, a differenza della concorrenza, la loro natura è più facilmente identificabile rispetto agli stilemi che solitamente accompagnano il settore della comunicazione. Riassumendo estremamente, TikTok è di proprietà di ByteDance, un’azienda cinese che secondo i legislatori americani si presterebbe al controllo di Beijing. [...]
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