Il colosso olandese della birra rafforza la presenza in Centro America acquisendo il gruppo costaricano FIFCO per espandere il business oltre i confini europei.
Il gigante olandese della birra Heineken ha annunciato lunedì l’acquisizione delle attività di bevande e retail del gruppo costaricano Florida Ice and Farm Company (FIFCO) per 3,2 miliardi di dollari. L’operazione segna un passo decisivo nella strategia di espansione internazionale del secondo produttore mondiale di birra, che punta a consolidare la propria presenza nell’America Centrale e a gettare le basi per una conquista più ampia del mercato latinoamericano.
Attraverso questa acquisizione, infatti, Heineken metterà le mani sulla storica birra costaricana Imperial, un marchio centenario che rappresenta un’icona nel paese centroamericano, insieme a un portafoglio diversificato che include un business di bevande analcoliche con marchi proprietari e una licenza di imbottigliamento PepsiCo.
L’accordo dovrebbe completarsi nella prima metà del 2026 e comporterà un incremento del debito netto di 3,2 miliardi di euro per la compagnia di Amsterdam.
Heineken investe in FIFCO: un’operazione che consolida una partnership ventennale
L’acquisizione di FIFCO non rappresenta una mossa improvvisa, ma il culmine di una collaborazione strategica iniziata nel 1986. Heineken aveva già acquisito una partecipazione del 25% in Distribuidora La Florida, la divisione bevande, alimentari e retail di FIFCO, nel 2002. Ora il gruppo olandese rileverà la restante quota del 75% che non possedeva ancora, ottenendo il controllo completo di una rete commerciale che conta oltre 300 punti vendita in Costa Rica e asset in El Salvador, Guatemala e Honduras.
L’operazione include anche l’acquisizione di una partecipazione del 75% in Nicaragua Brewing Holding, del 25% in Heineken Panama e la piena proprietà del business “beyond beer” di FIFCO in Messico.
Nel 2024, Distribuidora La Florida ha registrato ricavi netti per 1,13 miliardi di dollari e un utile operativo di 278 milioni di dollari, escludendo le attività negli Stati Uniti. FIFCO gestisce attualmente 5 impianti di produzione e 13 centri di distribuzione in tutta l’America Centrale, Repubblica Dominicana, Messico e Stati Uniti, esportando in oltre 10 paesi.
Perché l’America Centrale?
La scelta di investire massicciamente nell’America Centrale non è casuale. La regione rappresenta un mercato in crescita con dinamiche demografiche favorevoli e un crescente potere d’acquisto della classe media. Inoltre, l’America Centrale funge da ponte strategico tra il Nord e il Sud America, offrendo opportunità di espansione in entrambe le direzioni.
L’operazione arriva poi in un momento particolare per Heineken, che nei mesi scorsi ha rivisto al ribasso le aspettative sui volumi per il resto dell’anno e ha scelto di non alzare le previsioni sui profitti annuali, citando la volatilità dei mercati e l’impatto dei dazi commerciali statunitensi. L’espansione nell’America Centrale offre quindi al gruppo olandese l’opportunità di compensare le difficoltà nei mercati tradizionali con la crescita in regioni più dinamiche.
Secondo le previsioni della compagnia, la transazione avrà un impatto immediato positivo sui margini operativi e sugli utili per azione, prima delle voci eccezionali. Questo suggerisce che Heineken vede nell’acquisizione di FIFCO non solo un’opportunità di crescita geografica, ma anche di miglioramento della redditività complessiva. La strategia riflette una tendenza più ampia nel settore delle bevande, dove i grandi player internazionali cercano crescita nei mercati emergenti per compensare la saturazione di quelli sviluppati.
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