La guerra in Ucraina si allarga? Non solo Nagorno-Karaback, anche in Georgia cresce la paura

Alessandro Cipolla

20 Settembre 2023 - 08:26

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Guerra Ucraina, escalation vicina: l’Azerbaigian ha attaccato il Nagorno-Karaback, un enclave conteso con l’Armenia, mentre in Georgia cresce la paura di un’invasione della Russia.

La guerra in Ucraina si allarga? Non solo Nagorno-Karaback, anche in Georgia cresce la paura

La guerra in Ucraina sta vivendo una fase decisiva, con le truppe di Kiev che stanno cercando di mettere in campo il loro maggiore sforzo bellico per cercare di riprendere più territorio possibile prima dell’arrivo dell’inverno. Le ultime notizie parlano di progressi nella zona di Bakhmut, ma per diversi analisti la controffensiva appare essere destinata a fallire.

La guerra in Ucraina è stata anche l’argomento principale del vertice Onu in corso a Washington: anche se il tema è quello del clima, l’intervento di Volodymyr Zelensky ha spostato tutte le attenzioni sul conflitto in corso da oltre un anno e mezzo.

Se Stati Uniti e Ucraina si sono detti intenzionati a continuare la guerra fino alla cacciata dei russi dai territori occupati - o più probabilmente fino alla morte dell’ultimo soldato ucraino -, l’Europa appare troppo debole per palesare agli Usa tutti i suoi dubbi a riguardo mentre il resto del mondo, vuoi anche per la vicinanza politica ed economica con Mosca, vorrebbe aprire subito un serio processo di pace.

Nel frattempo la guerra va avanti e al fronte si continua a stare “come d’autunno sugli alberi le foglie”, il tutto mentre nel Caucaso la situazione si sta facendo sempre più incandescente vista l’azione militare dell’Azerbaigian nel Nagorno-Karaback, un enclave da anni conteso con l’Armenia.

La guerra in Ucraina si allarga?

Il Nagorno-Karaback è una zona montuosa facente parte dell’Azerbaigian; i suoi poco più di 100.000 abitanti sono in maggioranza armena e da tempo hanno ambizioni indipendentiste. Tra varie pause, in sostanza in questa regione va avanti una guerra dai primi anni ‘90.

L’Azerbaigian dopo aver de facto isolato il territorio ribelle bloccando il sottile lembo di territorio che lo collega all’Armenia, con il risultato di ridurre alla fame la popolazione locale, adesso ha iniziato anche a bombardare il Nagorno-Karaback per quella che il governo di Baku ha definito come una “operazione antiterrorismo”. Il bilancio finora sarebbe di 25 morti e decine di feriti.

Ma perché questa guerra, di cui la quasi totalità degli occidentali mai aveva sentito parlare prima delle ultime ore, adesso ci interessa così tanto? L’Armenia in passato è stata molto vicina alla Russia ma adesso, in virtù di un deciso spostamento verso i lidi atlantici, è diventata invisa a Mosca.

Se nel Nagorno-Karaback non dovesse arrivare un rapido cessate il fuoco, si potrebbe aprire un altro fronte all’interno dell’ex Urss, destabilizzando ulteriormente un territorio per noi fondamentale per i rifornimenti di gas.

Ma non c’è solo il ritorno di fiamma della guerra nel Nagorno-Karaback a destare preoccupazione nel Caucaso. In Georgia infatti sta aumentando la paura di un possibile attacco da parte della Russia.

Già quindici anni fa Mosca ha invaso la Georgia per la questione dell’Ossezia del Sud; da allora Tbilisi ha tentato invano di entrare nella Nato e ora, al pari dell’Ucraina, potrebbe pagare la sua vicinanza all’Alleanza atlantica.

In questo scenario, la guerra in Ucraina sembrerebbe essere sul punto da un momento all’altro di espandersi coinvolgendo altri Paesi: considerando anche la polveriera dei Balcani, se non si dovesse intervenire subito lo spettro di una escalation continuerà a volteggiare minaccioso sopra i cieli del Vecchio Continente.

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# Guerra

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