Guerra nucleare: la Corea del Nord arma con due missili una sua nave mentre la Cina aumenta le proprie esercitazioni. Il Giappone ora ha paura.
Una guerra nucleare per il Giappone è un pericolo “significativo e imminente”. Questo è quanto emerge dal rapporto stilato dal ministro della difesa di Tokyo, mentre le acque attorno alla penisola coreana ribollono.
Il pericolo di una guerra nucleare che provocherebbe un altissimo numero di vittime non sembrerebbe fermare le manovre militari, con tutte le nazioni in ballo che hanno intensificato le proprie operazioni.
Secondo quanto riferito dal canale statunitense Fox, la Corea del Nord avrebbe caricato due missili anti-nave su un vascello da pattugliamento, mentre sia la Cina che gli Stati Uniti, in maniera congiunta quest’ultima con Giappone e Corea del Sud, avrebbero aumentato il numero delle proprie esercitazioni in mare.
Tutto questo arriva all’indomani dell’approvazione da parte dell’Onu d’una risoluzione, voluta dagli Stati Uniti, che prevede nuove severe sanzioni ai danni della Corea del Nord, con Pyongyang che ha annunciato grandi ritorsioni per la decisione presa dal Consiglio di Sicurezza.
Guerra nucleare: cosa sta succedendo in Corea?
Tornano a spirare i venti di una guerra nucleare sopra i cieli coreani. Dopo le sanzioni decise in maniera unanime dall’Onu a seguito dei numerosi test missilistici compiuti da Pyongyang, la situazione è di nuovo critica.
Per la Corea del Nord infatti si tratterebbe di un colpo alle proprie già malandate casse da un miliardo di dollari l’anno, visto che le sanzioni vanno a colpire le esportazioni di ferro, piombo e prodotti ittici, che rappresentano un terzo del volume d’affari del paese.
Era logico quindi aspettarsi una dura reazione verbale da parte del regime di Kim Jong-un, ma era altrettanto più che prevedibile anche una crescente tensione militare nella zona della penisola coreana.
Secondo la Fox, satelliti spia americani avrebbero individuato due missili anti-nave “Stormpetrel” che sarebbero stati caricati su un vascello da pattugliamento nordcoreano nella parte orientale del paese.
Anche gli Stati Uniti dal canto loro non hanno mai smesso di compiere esercitazioni in mare assieme ai loro alleati Corea del Sud e Giappone. Una questione questa che da sempre manda su tutte le furie Kim Jong-un.
Non rimane a guardare anche la Cina che nella zona del golfo del Bohai e del Mar Giallo, nelle vicinanze quindi della penisola coreana, negli ultimi giorni ha intensificato il numero e il ritmo dei propri test militari.
Nella circoscritta zona che parte dal Mar Giallo e arriva fino al Mar del Giappone, fervono quindi le operazioni militari per una situazione sempre più pericolosa. Il sentore è che potrebbe bastare la minima mossa azzardata per scatenare una guerra nucleare dalle conseguenze catastrofiche.
Trump fiducioso, Corea accerchiata
Usa come al solito un cinguettio sul social network Twitter Donald Trump per esprimere la soddisfazione per, dopo l’unanimità delle sanzioni decise nei confronti di Pyongyang, la ritrovata unità internazionale in merito alla vicenda coreana.
After many years of failure,countries are coming together to finally address the dangers posed by North Korea. We must be tough & decisive!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 8 agosto 2017
Dopo esser stata a lungo pungolata e criticata dallo stesso Trump per una sua sostanziale immobilità, la Cina infatti avrebbe rotto gli indugi appoggiando in tutto e per tutto l’azione americana verso la Corea del Nord.
L’altra superpotenza in campo, la Russia, continua a proseguire la linea della diplomazia come unica arma per venire a capo in questa più che delicata situazione. Il dialogo quindi per Mosca non si deve interrompere.
La cosa più importante però che non si deve fermare è lo stop a nuovi test missilistici da parte di Pyongyang. A riguardo il segretario di Stato americano Rex Tillerson è stato molto chiaro, chiedendo a Kim Jong-un di interrompere le loro provocazioni per dare un chiaro segnale di essere pronto al dialogo.
Le manovre militari nordcoreane nel Mar del Giappone invece farebbero presupporre l’esatto contrario. Negli ambienti statunitensi infatti è alta l’allerta per un probabile nuovo test missilistico da parte di Pyongyang.
Se ciò dovesse avvenire, la pazienza degli Stati Uniti a quel punto potrebbe anche terminare con l’ipotesi di una sorta di guerra lampo che non è mai stata esclusa dai vertici militari americani.
La speranza è che tutte queste operazioni di esercitazione e di armamento siano all’insegna, come dicevano i latini, del “si vis pacem, para bellum”. In caso contrario, il mondo con ogni probabilità dovrebbe fare i conti con una guerra nucleare dalle conseguenze inimmaginabili.
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