Guerra commerciale: perché Trump sembra essere più forte nello scontro sui dazi?

Violetta Silvestri

02/11/2019

02/11/2019 - 17:26

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Guerra commerciale: perché Trump sembra essere più forte nello scontro sui dazi? Un’analisi dell’economia USA spiega il vantaggio statunitense sulla Cina.

Guerra commerciale: perché Trump sembra essere più forte nello scontro sui dazi?

Guerra commerciale: perché Trump sembra essere più forte nello scontro sui dazi?
A parlare sono gli ultimi dati economici, che suggeriscono una lettura ottimista sulla posizione statunitense nei confronti della Cina.

Un’analisi di CNBC mostra che la sofferenza economica prevista negli USA a causa della difficile guerra commerciale in corso, in realtà non è così evidente, almeno finora.

Mentre la firma dei negoziati tra Trump e Xi potrebbe essere più vicina e il clima sembrerebbe aver trovato un nuovo ottimismo, analizziamo come il presidente degli Stati Uniti potrebbe rafforzarsi durante la guerra commerciale.

Guerra commerciale e impatto sull’economia USA

I dati sull’occupazione USA resi noti venerdì hanno evidenziato un andamento positivo oltre le attese. I 128.000 nuovi posti di lavoro netti aggiunti il ​​mese di ottobre non sono esattamente un numero esaltante, ma sottolineano che il totale della crescita è stata di quasi il 70% superiore alle aspettative.

Inoltre, le revisioni al rialzo dei numeri di agosto e settembre sono state ancora più sostanziali. In questi due mesi, infatti, l’aumento occupazione è stato di 95.000 unità, confermando un ritmo molto positivo per arginare il tasso di disoccupazione.

Quest’ultimo dato è particolarmente significativo perché agosto è stato proprio il periodo peggiore per i negoziati commerciali tra Stati Uniti e Cina. I mercati azionari globali hanno subito un declino di più giorni, con il Dow Jones in perdita di 760 punti ad inizio agosto.

Anche altri risultati economici degli USA smentirebbero l’eccessivo allarme sugli effetti negativi della guerra commerciale sull’economia statunitense. Il PIL del terzo trimestre, per esempio, ha subito un rallentamento inferiore al previsto.

Sembrerebbe, quindi, che gli Stati Uniti stanno vivendo una significativa crescita dell’occupazione e un PIL stabile, mentre in Cina il Prodotto Interno Lordo è al minimo da 27 anni.

Non bisogna dimenticare che gli agricoltori in molte parti degli USA sono in sofferenza e che il settore manifatturiero sta subendo una contrazione. Ma nessuno di questi settori ha avuto un impatto davvero significativo nell’economia generale degli Stati Uniti.

Anche se la guerra commerciale per ora non registra alcun vincitore e, come suggeriscono i sostenitori del libero mercato nessuno può vincere davvero una battaglia sui dazi, Trump sembrerebbe assumere una posizione più forte nei confronti del rivale Xi.

Perché Trump può imporsi nei negoziati con la Cina

Dinanzi ad un andamento economico piuttosto positivo e meno sofferente del previsto, la posizione di Trump nei negoziati con la Cina potrebbe quindi rivelarsi più incisiva.

In questo momento cruciale della guerra dei dazi, che sembrerebbe vicina ad una tregua con la firma della fase 1 dell’accordo, il presidente USA potrebbe far valere le proprie ragioni economiche con maggiore determinazione. O potrebbe non accettare un accordo meno favorevole solo per garantirsi un più alto consenso nei sondaggi in vista delle elezioni USA 2020.

Il vero nemico di una rielezione, infatti, è la recessione economica. Ma se i segnali provenienti da occupazione e livello di PIL sono più incoraggianti, Trump può sperare in un ultimo anno di presidenza meno difficile. E giocare la partita della guerra commerciale con maggiore sicurezza.

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