Guerra commerciale: niente dazi il 15 dicembre? Le novità

Violetta Silvestri

10 Dicembre 2019 - 19:42

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Guerra commerciale: niente dazi il 15 dicembre? Le novità dopo le ultime indiscrezioni sembrerebbero ottimiste

Guerra commerciale: niente dazi il 15 dicembre? Le novità

Il fronte della guerra commerciale è tornato a tenere banco nelle principali Borse mondiali. Mentre cresce l’attesa - e la preoccupazione - per il prossimo 15 dicembre, quando Trump potrebbe imporre i nuovi dazi alla Cina, i mercati sembrano aspettarsi buone novità.

Gli aggiornamenti che arrivano dai funzionari vicini ai negoziati, infatti, farebbero ben sperare. Le temute tariffe statunitensi su alcuni beni cinesi non ci saranno secondo indiscrezioni. Almeno non da domenica prossima.

Un clima più conciliante dovrebbe favorire la firma dell’accordo Fase 1 che tutti aspettano da ottobre. Sul tavolo delle negoziazioni, però, restano ancora da sciogliere nodi importanti. La guerra commerciale potrebbe, infatti, avere soltanto una tregua natalizia. Non definire una vera e propria fine.

Guerra commerciale: le novità sui dazi USA. Saranno rimandati?

Eliminazione della minaccia tariffaria del 15 dicembre e ripresa di colloqui distensivi: questo è quanto si aspetta la Cina nei prossimi giorni. A rivelarlo sono stati alcuni funzionari di Pechino coinvolti nella complessa battaglia dei dazi.

Da sempre la richiesta cinese per continuare in modo proficuo i negoziati è stata quella di ammorbidire la politica aggressiva di Trump nei confronti delle tariffe commerciali. L’avvicinarsi del 15 dicembre, quindi, ha messo in allarme l’amministrazione di Pechino.

A metà mese dovrebbero scattare nuove tariffe USA del 15% su beni cinesi dei settori abbigliamento, giocattoli, tecnologia, pari ad un valore di 160 miliardi di dollari.

Il cauto ottimismo della Cina sull’ipotesi di un congelamento delle tariffe, ha riacceso le speranze di vedere un accordo tra le due potenze nel breve periodo. I mercati continuano ad oscillare in questi ultimi mesi, in balia di annunci altalenanti dei Paesi coinvolti in questa difficile guerra commerciale.

Nelle ultime settimane, infatti, Donald Trump ha più di una volta rilasciato dichiarazioni poco concilianti per un’intesa, dallo slittamento dell’accordo al dopo elezioni USA 2020 fino alla presentazione della legge sui diritti umani di Hong Kong.

La Cina, alle prese con un rallentamento economico interno da non sottovalutare nelle voci esportazioni e produzione industriale, si è mostrata irritata. La necessità di un accordo è sembrata forte, tanto che Pechino ha annunciato di voler eliminare dazi di importazione su beni statunitensi.

I negoziati continuano. Cosa aspettarsi?

Nell’incertezza sull’esito della battaglia dei dazi, l’unico punto fermo sarebbero i continui colloqui tra le parti. I negoziati, stando anche alle affermazioni di oggi del segretario al Commercio degli Stati Uniti, Wilbur Ross avanzano giorno dopo giorno.

Una base di accordo, quindi, dovrebbe essere stata definita. Uno dei nodi da sciogliere riguarda gli acquisti agricoli da parte della Cina, che gli Stati Uniti pretendono di programmare nel dettaglio.

Secondo le indiscrezioni, comunque, una prima firma potrebbe essere vicina. Le questioni più spinose, sulle quali la convergenza appare difficile, potrebbero essere decise in seguito.

L’arrivo di un accordo, anche se non completo, darebbe un segnale forte e importante ai mercati globali. E non solo. Cina e USA ne hanno bisogno per non compromettere le loro economie.

Una tregua natalizia potrebbe, quindi, preparare il terreno per una svolta nella guerra commerciale.

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