Guadagna €22.000 con un pezzo di carta della nonna. Ecco come ha fatto

Giacomo Astaldi

15 Febbraio 2024 - 14:24

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Un uomo trova un vecchio pezzo di carta in una scatola appartenuta a sua nonna. È un buono fruttifero postale, che oggi vale circa 22.000 euro.

Guadagna €22.000 con un pezzo di carta della nonna. Ecco come ha fatto

Ritrova un pezzo di carta in una scatola appartenuta alla sua defunta nonna e guadagna 22.000 euro. O, almeno, può dimostrare di avere diritto a guadagnare tale somma. Ma andiamo con ordine.

Un uomo, 73 anni, ha ritrovato in una vecchia scatola di scarpe nella casa appartenuta alla nonna paterna, a Ponza, un buono fruttifero postale (Bfp). Questo, con data di emissione risalente al 1952, ha un valore nominale di 1.000 delle vecchie lire. Si stima, tuttavia, che oggi quel che appare solo come un vecchio pezzo di carta valga all’incirca 22.000 euro, considerata la rivalutazione e l’aggiunta degli interessi legali maturati.

Trova un Bfp del 1952, oggi vale 22.000 euro

Il valore di buono fruttifero postale, secondo la legge, deve essere rimborsato da Poste e MEF. Questi, infatti, sono obbligati a ripagare tutti i debiti esistenti. Il diritto da parte del creditore scade, di norma, dopo 10 anni a partire dal primo giorno in cui si ha diritto a riscuotere il Bfp o altro titolo.

La prescrizione si riferisce al periodo di tempo entro il quale puoi richiedere un rimborso per il buono una volta scaduto. In altre parole, i buoni fruttiferi postali si prescrivono dopo 10 anni dalla data di scadenza. Ciò significa che se non si riscuote il buono entro 10 anni, è possibile perdere il diritto al rimborso.

Questa norma, tuttavia, genera non poca confusione. A primo impatto, si potrebbe pensare che il buono fruttifero ritrovato dall’uomo, emesso nel ’52, sia ormai scaduto, e quindi non sia più liquidabile.

Ma non è così. Secondo l’articolo 2935 Codice Civile:

La prescrizione comincia a decorrere dal giorno in cui il diritto può essere fatto valere.

Bisogna, allora, dimostrare che l’erede, ovvero il 73enne, non ne fosse a conoscenza fino ad oggi. In questo modo i 10 anni di prescrizione partirebbero dal giorno del ritrovamento del buono.

Come ottenere il rimborso per un Buono fruttifero postale scaduto o in prescrizione

Se hai un buono fruttifero postale scaduto o in prescrizione, potresti avere diritto a un rimborso, in alcuni casi. Tuttavia, è importante sottolineare che non tutti i buoni possono essere rimborsati, poiché solo in determinate circostanze specificate dalla legge è possibile ottenere la liquidazione del credito.

Per richiedere un rimborso per un buono fruttifero postale scaduto o in prescrizione è necessario rivolgersi a Poste Italiane. Puoi farlo tramite il loro sito web ufficiale o recandoti direttamente presso un ufficio postale.

Il rimborso potrebbe richiedere del tempo. È necessario infatti fornire documenti e informazioni aggiuntive per dimostrare e giustificare la richiesta. Inoltre, il processo può essere diverso a seconda delle circostanze specifiche del caso.

Come evitare la prescrizione dei Buoni fruttiferi postali

Per evitare la prescrizione dei buoni fruttiferi postali, è fondamentale essere consapevoli delle scadenze dei buoni, che siano essi di proprio possesso o ereditati, e riscuoterli tempestivamente.
Inoltre, è importante mantenere i tuoi dati personali aggiornati con Poste Italiane. Assicurati che abbiano il tuo indirizzo e i tuoi dati di contatto corretti in modo che possano contattarti in caso di necessità.

I buoni fruttiferi postali sono un investimento popolare in Italia, ma è importante essere consapevoli delle scadenze e delle prescrizioni. Ricordiamo che la scadenza si riferisce alla data in cui il buono non produce più interessi, mentre la prescrizione è il periodo di tempo entro il quale puoi richiedere un rimborso per il buono una volta scaduto.

Investire in buoni fruttiferi postali può essere una buona scelta per chi cerca un investimento sicuro e garantito dallo Stato Italiano. Tuttavia, è importante essere informati sui termini e le condizioni previste per prendere decisioni consapevoli e massimizzare il rendimento del proprio portafoglio.

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