Governo Meloni, Fdi avverte Forza Italia: “Incomprensibile avere perplessità". L’intervista a Fabio Rampelli

Stefano Rizzuti

14/10/2022

Intervistato da Money.it, il deputato di Fdi Fabio Rampelli non si dice preoccupato per la tenuta della maggioranza ma lancia un messaggio a Fi: “Avere delle perplessità sarebbe incomprensibile”.

Governo Meloni, Fdi avverte Forza Italia: “Incomprensibile avere perplessità

La coalizione di centrodestra ha eletto Lorenzo Fontana presidente della Camera al quarto scrutinio, dopo l’elezione di Ignazio La Russa al Senato. Non sono però mancate le tensioni nella coalizione che andrà al governo, anche se per Fabio Rampelli, deputato di Fratelli d’Italia, non c’è motivo di essere preoccupati.

Intervistato da Money.it al termine della seduta di Montecitorio, Rampelli lamenta però l’atteggiamento delle opposizioni che non hanno applaudito Fontana dopo l’elezione. Per quanto riguarda le prossime trattative, quelle per la formazione del governo, secondo il deputato di Fdi, non c’è fretta.

L’importante è che ora la coalizione si ricompatti e che le tensioni con Forza Italia non lascino strascichi: “Siamo stati votati dai cittadini italiani come coalizione di centrodestra e avere delle perplessità sarebbe davvero incomprensibile per chi ci ha dato fiducia”. Ma, assicura, “immaginiamo che tutto si risolverà”.

Le elezioni dei presidenti di Camera e Senato hanno cambiato qualcosa nei rapporti nel centrodestra? Anche oggi sono mancati dei voti a Fontana, siete preoccupati?

No, non siamo preoccupati. Per quello che attiene il risultato della Camera non è stato piacevole assistere a un ramo del Parlamento, rappresentato dall’opposizione, completamente freddo e anaffettivo nei confronti della terza carica dello Stato. Ricordo, a titolo di ricostruzione, anche per commentare quanto accaduto ieri, che Fratelli d’Italia votò per Roberto Fico alla scorsa legislatura ed è noto che non ci sia alcuna familiarità tra noi e i 5 Stelle. Si tratta di avere un rapporto più sereno con le opposizioni, poi i numeri possono essere sovrabbondanti o mancare: l’importante è che si abbia un presidente della Camera e un presidente del Senato e si possa avviare con soddisfazione la 19esima legislatura e tra breve anche avere un governo.

Il nome di Fontana è stato un errore? Era troppo divisivo?

Sinceramente non capisco quale sia l’attinenza, Lorenzo Fontana - che ha già fatto il ministro - nel ruolo che ricopre dovrà avere dei compiti di ordine amministrativo e dovrà avere un ruolo di garanzia. Penso che le valutazioni sul suo conto debbano essere altre.

Per la formazione del governo le trattative sembrano ancora un po’ in stallo, teme ci possano essere tempi lunghi?

Sicuramente ci vuole ancora qualche giorno, del resto non c’è fretta perché dobbiamo ancora designare i capigruppo, altrimenti non si possono neanche attivare le consultazioni con il presidente della Repubblica. Mercoledì prossimo dovranno essere votati gli uffici di presidenza e poi la partita del Consiglio dei ministri inizierà subito dopo.

Quanto avvenuto con l’elezione del presidente del Senato con Forza Italia rischia di avere strascichi sulla tenuta del governo?

Mi auguro di no, perché noi siamo stati votati dai cittadini italiani come coalizione di centrodestra e avere delle perplessità sarebbe davvero incomprensibile per chi ci ha dato fiducia. Quindi immaginiamo che tutto si risolverà e che questa è solo una fisiologica dialettica nella coalizione, come c’è stata anche dall’altra parte, è addirittura caduto un governo qualche mese fa, tra partiti che appartengono a una coalizione ma non sono lo stesso partito.

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