Quando c’è una crisi politica si torna a parlare di governo istituzionale, tecnico e di scopo. Cosa sono, quanto durano e perché servono? Ecco i dettagli.
Per risolvere la crisi di governo innescata da Matteo Renzi, potrebbe essere necessario un governo istituzionale guidato dal Presidente della Camera Fico, oppure un governo tecnico o di scopo.
Si tratta di soluzioni provvisorie necessarie a scongiurare nuove elezioni. Instaurare un governo di tipo istituzionale, tecnico o di scopo significa limitare l’operato dell’esecutivo all’ordinaria amministrazione e alla promulgazione di atti e decreti urgenti e indifferibili, in attesa che si formi una maggioranza politica compatta.
Al momento i gruppi parlamentari sono spaccati tra il Conte ter e il mandato esplorativo da conferire a Fico per proseguire le consultazioni politiche. Ma se non fosse possibile individuare un premier, allora la proposta di un governo istituzione o tecnico potrebbe concretizzarsi. Ecco come funzionano.
Cos’è il governo istituzionale
Un governo di tipo istituzionale, come indica il nome stesso, è guidato da una personalità di alto rango - come il Presidente della Camera o del Senato - quando la crisi di governo non è risolvibile attraverso le consultazioni con il Presidente della Repubblica.
Si tratta di un governo di durata limitata, il cui scopo è arrivare alle elezioni provvedendo all’ordina amministrazione, agli atti urgenti e all’adempimento degli obblighi assunti sul piano europeo e internazionale.
Il governo istituzionale è anche chiamato di larghe intese dato che non rappresenta una specifica maggioranza politica ma, al contrario, deve raccogliere il più ampio consenso possibile. Per questo il premier incaricato deve essere una personalità la cui rilevanza istituzionale trascende dal partito di provenienza. Ad oggi il Presidente del consiglio papabile in caso di governo istituzionale è Roberto Fico, Presidente della Camera dei deputati.
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Quando serve il governo tecnico
Diverso dal governo istituzionale è il governo tecnico, in cui il premier e la squadra di governo non provengono dai partiti politici ma sono esperti competenti in economia, statistica o materie tecnico-scientifiche.
La caratteristica principale di questo governo è che è super partes, ovvero al di sopra delle questioni politiche e della volontà dei partiti. I “tecnici” incaricati, infatti, vengono selezionati in base alle loro competenze e non per le idee politiche di cui sono portatori.
Tra i governi tecnici più recenti c’è quello guidato dall’economista Mario Monti nel 2011, rimasto in carica per un anno e 5 mesi.
Cos’è il governo di scopo
Altra ipotesi per risolvere la crisi è il governo di scopo, ovvero un esecutivo formato con il fine di portare a termine specifici obiettivi, ad esempio una nuova legge elettorale con cui andare alle prossime elezioni.
Spesso viene confuso con il governo tecnico, ma si differenzia da quest’ultimo per la sua matrice politica, infatti ne fanno parte ministri e viceministri dell’esecutivo dimissionario precedente.
Un governo di scopo fu quello di Carlo Azeglio Ciampi finalizzato all’emanazione del Mattarellum, la legge elettorale con la quale si votò nelle elezioni politiche italiane del 1994, 1996 e 2001.
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