Google non potrà più farti queste domande ai colloqui

Marco Ciotola

27/09/2019

27/09/2019 - 23:00

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Domande che mettevano in seria difficoltà i candidati, e che dalle risorse umane del colosso di Mountain View hanno deciso di non fare più

Google non potrà più farti queste domande ai colloqui

Google vieta delle specifiche domande ai colloqui di lavoro. Il colosso di Mountain View - da sempre esigente verso i suoi dipendenti e aspiranti tali - ha deciso di risparmiare ai candidati tutti i quesiti che nel tempo si sono mostrati più ardui, difficoltosi, costringendo i malcapitati di turno a frequenti e imbarazzanti scene mute.

Si tratta di domande in origine studiate per testare il pensiero critico delle persone; in alcuni casi possono trarre in inganno per la mancanza di una risposta precisa, in altri proprio perché la risposta migliore è la più stringata ed essenziale possibile.

Definite bizzarre da tutte le passate «vittime», proprio di recente sono state proibite dalla compagnia, che ha chiesto esplicitamente all’area risorse umane di non alimentare la già notevole condizione ansiosa vissuta dai candidati in situazioni simili.

A leggerle, sembrano effettivamente richiedere uno sforzo di ragionamento molto difficile da portare avanti in situazioni di tensione.

Di seguito quindi l’elenco dei sette quesiti incriminati, con un abbozzo di risposta che fornisce anche un’idea delle inferenze utili a condurre verso un’efficace replica.

Google: le 7 domande vietate ai colloqui

1) Perchè i tombini sono rotondi?

La risposta più ragionevole, in questo caso, è che in altra forma non sarebbero più funzionali.

2) Se guardi l’orologio alle 3.15, qual è l’angolo tra la lancetta dei minuti e quella delle ore?

Alle 3.15 la lancetta dei minuti è sul 3 e quella delle ore è a 1/4 di distanza tra il 3 e il 4. Moltiplicando 30 gradi per 1/4 il risultato è 7,5°.

3) Quanto costerebbe lavare tutte le finestre di Seattle?

Ovviamente non esiste una risposta, ma in questo caso ci si attende che il candidato si mostri il più concreto e lineare possibile nella sua replica. Non va sparata una cifra astronomica a caso che quantifichi la cifra esatta, ma ad esempio dire 10 dollari a finestra potrebbe essere la soluzione più apprezzata.

4) Sei il capitano di una nave di pirati e il tuo equipaggio deve votare il modo con cui dividere il tesoro. Se meno della metà dell’equipaggio è d’accordo con te, morirai. Come dividi il tesoro di modo che tu abbia la tua parte e allo stesso tempo possa sopravvivere?

Si tratta forse, tra le 7 domande, di quella che richiede uno sforzo di natura maggiormente matematica. Una delle possibili opzioni è quella di dividere il tesoro in parti uguali con il 51% dell’equipaggio.

5) Quante volte al giorno si sovrappongono le lancette dell’orologio?

Qui la risposta è precisa: si sovrappongono 22 volte.

6) Spiega in tre frasi a tuo nipote di 8 anni che cos’è un database.

Anche qui chiaramente non può esistere una risposta univoca. A fornire un’ipotesi di replica ideale è stato Nicholas Carlson, giornalista di Business Insider:

“Un database è una macchina che ricorda informazioni su tantissime cose, e che serve alle persone per ricordare queste cose. Adesso vai a giocare”.

7) Un uomo ha spinto la sua auto fino a un hotel e ha perso i suoi averi. Che cosa è successo?

Qui occorre essere intuitivi ma al contempo divertenti, recuperando reminiscenze del gioco di società più diffuso al mondo, Monopoli; la risposta: è finito sulla casella parco della Vittoria.

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