Gli Stati Uniti hanno bisogno di lavoratori. Lo dice Trump

Alessandro Nuzzo

13 Novembre 2025 - 23:35

Il presidente USA intervistato da Fox News ha difeso il visto per lavoratori qualificati.

Gli Stati Uniti hanno bisogno di lavoratori. Lo dice Trump

Tra i diversi visti di accesso negli Stati Uniti c’è anche il visto H-1B, quello destinato ai datori di lavoro statunitensi che intendono assumere lavoratori stranieri altamente specializzati per un periodo di tempo limitato. I candidati devono occupare una posizione che richiede competenze specifiche, come quelle in ambito scientifico, ingegneristico, medico, legale, educativo o artistico, e possedere almeno una laurea o un’esperienza equivalente maturata in settori particolarmente tecnici o innovativi.

Il visto ha una durata iniziale di tre anni, estendibile fino a sei. Si tratta di un permesso spesso al centro delle polemiche perché accusato di ridurre le opportunità per i cittadini statunitensi, talvolta superati nei luoghi di lavoro da manodopera straniera più qualificata. In una recente intervista concessa a Fox News, il presidente Trump ha difeso il visto H-1B sostenendo che gli Stati Uniti non dispongono di lavoratori dotati di «certi talenti» capaci di ricoprire alcune posizioni a livello nazionale, soprattutto quelle più tecniche e ad alta specializzazione.

Quando la giornalista ha incalzato Trump sulla possibilità che la sua amministrazione riduca i visti H-1B per timore che ciò possa abbassare i salari degli americani, lui ha risposto: «Sono d’accordo, ma bisogna anche attrarre talenti».

Ne è nato un botta e risposta con il conduttore, che ha replicato: «Abbiamo un sacco di persone di talento qui». Trump ha ribattuto dicendo: «No, non ce l’hai, no, non ce l’hai… non hai certi talenti, e le persone devono imparare. Non puoi prendere qualcuno dalla lista dei disoccupati e dire: ‘Ti metterò in una fabbrica dove costruiremo missili’». Un commento che ha ulteriormente alimentato il dibattito, visto il tono diretto e provocatorio.

Solo due mesi fa Trump inseriva una tassa sui visti H-1B

Queste dichiarazioni arrivano appena due mesi dopo che Trump ha firmato un provvedimento esecutivo per imporre una tassa di 100.000 dollari sui visti H-1B. Insomma, Trump sembra favorevole a limitare l’immigrazione di lavoratori qualificati dall’estero, ma allo stesso tempo riconosce che gli Stati Uniti non possono fare a meno di professionisti esperti in settori dove i disoccupati americani risultano carenti in termini di esperienza e formazione, e quindi non adatti a ricoprire determinati ruoli, specialmente quelli strategici per la sicurezza nazionale.

Le sue parole hanno suscitato un’ondata di polemiche tra chi interpreta tali affermazioni come una mancanza di fiducia nei confronti del popolo statunitense. La deputata repubblicana e alleata di Trump, Marjorie Taylor Greene, sui social ha scritto: «Credo che tu sia bravo, talentuoso, creativo, intelligente, lavoratore e che voglia raggiungere i tuoi obiettivi». Greene ha aggiunto: «Sono fermamente contraria al fatto che tu venga sostituito da manodopera straniera, come nel caso degli H-1B». Anche una delle più convinte sostenitrici di Trump sin dalla sua elezione alla Camera nel 2020 si è quindi detta in disaccordo con la sua posizione e con la scelta di cercare lavoratori all’estero, ampliando la frattura interna al Partito Repubblicano.

Argomenti

Iscriviti a Money.it