Mentre a Gaza gli influencer rischiano la vita per documentare la verità, negli USA i giornalisti mainstream ammettono di aver nascosto la malattia di Biden per fini politici.
Il ruolo del giornalista, quando può esercitare liberamente la sua parte di testimone della realtà, è fondamentale per le sorti di una nazione. Gli Stati Uniti e Gaza, che non hanno oggi alcunché in comune sotto l’aspetto delle condizioni materiali di vita delle due popolazioni, offrono un confronto imbarazzante, anzi deprimente.
In America, dove ci sono benessere e prosperità, le elezioni hanno cambiato sei mesi fa il quadro politico, dopo due anni di campagna presidenziale senza sosta, avvincente.
A Gaza la risposta militare a tappeto del governo di Gerusalemme all’incursione in Israele dei militanti di Hamas dell’ottobre del 2023, che hanno ucciso 1200 persone e fatto centinaia di ostaggi, ha portato la gente a vivere in uno stato di disperazione crescente. Ci sono stati finora 52mila morti tra i civili e i militanti secondo il gruppo terroristico Hamas, che è al governo senza nuove elezioni dal 2006 e che non fornisce prove delle sue statistiche. Ma da marzo si sa, perché girano foto e notizie sui social media fuori Gaza, di proteste di piazza dei palestinesi, sempre più esasperati dalla guerra in corso e sempre più ostili verso Hamas, il loro governo. [...]
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