Sarebbe stato preparato a partire da febbraio 2022 da una dozzina di ufficiali di alto rango.
La guerra in Ucraina prosegue. Gli Stati Uniti si dicono ancora convinti che questa possa essere la volta buona in cui Putin e Zelensky trovino un accordo di cessate il fuoco. Il presidente ucraino ha accettato il piano messo a punto da Trump, e ora questo sarà vagliato da Putin che, intanto, avvisa i suoi che occorre prepararsi a condurre operazioni militari anche durante il prossimo gelido inverno.
Il piano, qualora venga approvato, dovrà comunque passare al setaccio dei Paesi europei che giocano un ruolo fondamentale, poiché saranno chiamati a garantire il rispetto delle condizioni e la sicurezza del continente. È indubbio che, da quando la Russia ha invaso l’Ucraina, la situazione geopolitica in Europa sia radicalmente cambiata. La Nato ha compreso la necessità di un riarmo, di farsi trovare pronta e preparata a possibili escalation militari nel cuore dell’Europa. La stessa cosa ha fatto anche la Germania che, secondo il Wall Street Journal, avrebbe predisposto un piano segreto di 1.200 pagine per gestire un eventuale attacco russo.
Il piano segreto tedesco contro la Russia
Pochi giorni dopo l’invasione russa dell’Ucraina e l’inizio della guerra nel cuore dell’Europa, Berlino aveva già posto le basi per una possibile escalation del conflitto. Il cancelliere Olaf Scholz diede mandato di prepararsi al peggio, avviando innanzitutto la creazione di un fondo di riarmo da 100 miliardi di euro. Qualche settimana dopo l’esercito istituì un Comando Territoriale incaricato di supervisionare tutte le operazioni interne. Il suo comandante, André Bodemann, ricevette l’ordine di redigere un piano operativo segreto da attuare in caso di conflitto.
Un gruppo di circa 20 alti ufficiali tedeschi si riunì all’inizio del 2023 in un complesso militare a Berlino per preparare un piano strategico riservato. La prima versione, di circa 1.200 pagine, sarebbe stata completata a marzo dello scorso anno. Da allora sono in corso lavori per implementarlo, aggiornarlo e perfezionarlo.
Il documento delinea diversi scenari e tutta l’organizzazione necessaria per non farsi trovare impreparati. Prevede che, in caso di conflitto, circa 800.000 soldati tra tedeschi, statunitensi e truppe Nato sarebbero spostati verso i confini dell’Europa orientale lungo la linea del fronte. Il piano indica inoltre porti, fiumi, ferrovie e strade lungo le quali le truppe viaggerebbero, e come sarebbero rifornite e protette durante gli spostamenti.
Sono stati informati anche ospedali e organizzazioni di soccorso su come intervenire in caso di emergenza. Nel frattempo si sono svolte diverse esercitazioni militari per non lasciare nulla al caso. Grande attenzione è stata riservata alle infrastrutture. Se in passato la Germania poteva contare su infrastrutture civili, come autostrade utilizzabili come piste di atterraggio, oggi le moderne autostrade con spartitraffico centrale non lo permettono più. Per questo il piano tedesco prevede strategie per massimizzare la rete stradale e ferroviaria esistente. Entro il 2029, Berlino punta a investire 166 miliardi di euro in infrastrutture abbandonate e in strutture che possano essere impiegate sia per scopi militari che civili.
Fonti dell’esercito tedesco si dicono soddisfatte del piano elaborato. «Considerando che siamo partiti da zero all’inizio del 2023, siamo molto soddisfatti di dove siamo oggi», ha dichiarato una fonte al Wall Street Journal. «Questo è già un prodotto molto avanzato».
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