George Soros avverte: ecco cosa scatenerà la prossima crisi finanziaria

C. G.

10/09/2018

11/09/2018 - 09:02

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George Soros lancia l’allarme su quegli elementi che potrebbero presto determinare una nuova imponente crisi finanziaria globale

George Soros avverte: ecco cosa scatenerà la prossima crisi finanziaria

George Soros mette in guardia contro il possibile scoppio di una nuova crisi finanziaria globale.

Questa, per dirla con le parole del finanziere multimiliardario, potrebbe essere causata da diversi elementi tra cui il progressivo apprezzamento del dollaro e i costanti deflussi di capitali dai mercati emergenti, ormai entrati in una nuova fase di crisi.

Le preoccupazioni di George Soros non si sono indirizzate soltanto contro i due elementi ora citati, ma hanno guardato anche all’Unione europea che, ancora secondo l’investitore, sta per fronteggiare un’imminente minaccia esistenziale.

L’allarme di George Soros su dollaro e mercati emergenti

Negli ultimi mesi la condizione delle economie emergenti è sembrata peggiorare giorno dopo giorno. L’attenzione inizialmente concessa alla Turchia e alla sua debole valuta nazionale si è progressivamente spostata su altri EM tra cui anche il Sudafrica, entrato ufficialmente in recessione, e l’Argentina solo per citarne qualcuno.

I flussi verso i mercati emergenti sono scesi a vista d’occhio. Secondo i più recenti dati dell’Institute of International Finance dai $13,7 miliardi di luglio il dato è crollato ai $2,2 miliardi di agosto.

I crescenti timori di guerra commerciale, la fine delle politiche monetarie ultra-accomodanti e il sempre più evidente apprezzamento del dollaro hanno spinto gli investitori ad abbandonare gli EM per tornare a gettarsi su asset meno rischiosi.

George Soros non è stato dunque il primo a sottolineare la difficile situazione di determinate economie. Secondo il finanziere sarà proprio la condizione dei mercati emergenti, accompagnata dal costante apprezzamento del dollaro, a rendere sempre più profonda la crisi finanziaria globale.

E l’Unione europea?

La fine dell’accordo nucleare con l’Iran e la «distruzione» dell’alleanza transatlantica tra gli Stati Uniti e l’Unione europea avranno secondo Soros un impatto imponente sull’economia del blocco e causeranno nuove turbolenze.

“Tutto quello che poteva andare storto lo ha fatto”,

ha affermato il finanziere, tornato poi sui tempi più caldi per l’Unione (Brexit, populismo e quella che ha definito come «disintegrazione territoriale»).

“L’euro ha molti problemi irrisolti e non si deve permettere che questi finiscano per distruggere l’Unione europea.”

Anche la «fragilità» dell’euro, insomma, pare preoccupare Soros convinto che i problemi dell’Unione e quelli dei mercati emergenti saranno in grado di determinare la prossima crisi finanziaria globale.

E questo per Soros, insieme alla crisi dei mercati emergenti, potrebbe scatenare una nuova crisi finanziaria.

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