Furto da $24 milioni in criptovalute da giovani hacker: richiesto maxi risarcimento

Martino Grassi

08/05/2020

03/05/2021 - 13:43

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Un gruppo di giovani hacker è riuscito a rubare 24 milioni di dollari all’amministratore delegato di una società di blockchain che ha richiesto un risarcimento milionario.

Furto da $24 milioni in criptovalute da giovani hacker: richiesto maxi risarcimento

Un quindicenne, insieme alla sua banda di giovani hacker, avrebbe messo a punto un furto del valore di 24 milioni di dollari in criptovaluta (circa 22 milioni di euro) violando lo smartphone di Michael Terpin. L’uomo è il fondatore e amministratore delegato della Transform Group, un’azienda con sede a San Juan, Porto Rico, che fornisce consulenza alle aziende sulla blockchain in materia di pubbliche relazioni e comunicazione.

Il consigliere ha citato in giudizio Ellis Pinsky, lo scorso giovedì a New York, insieme al gruppo di altri “geni del computer malvagi” che hanno preso parte alla rapina, accusando il giovane hacker di essere a capo di una “sofisticata operazione di cybercriminalità che lo perseguita dal 2018.

Maxi furto da 24 milioni di dollari in criptovalute

Il gruppo di giovani hacker, all’epoca composto anche da minorenni, sarebbe riuscito a entrare nello smartphone di Terpin mediante una SIM swapping, ossia una tecnica di attacco che permette di avere accesso al telefono da remoto e di acquisire diversi dati sensibili tra cui il controllo dei token di Terpin e di varie password e account online.

Terpin ha esposto denuncia nei confronti dei giovani che sono stati in grado di sottrargli 24 milioni di dollari in criptovaluta aggiungendo che:

“Pinsky e le altre sue bande sono in realtà dei malvagi geni del computer con tratti sociopatici che rovinano senza cuore la vita delle loro vittime innocenti e si vantano gioiosamente delle loro rapine multimilionarie”.

Oltre ai giovani hacker, il fondatore della Transform Group ha citato in giudizio anche la AT&T, la compagnia telefonica statunitense che gestiva il suo telefono, accusandola di avere un sistema di sicurezza lassista del vettore wireless con cui il gruppo di Pinsky ha potuto ottenere il controllo del suo smartphone per rubare il denaro. L’azienda telefonica ha negato tutte le accuse.

Richiesto un risarcimento milionario

Terpin sta cercando di ottenere un maxi risarcimento di oltre 71 milioni di dollari dal gruppo di Pinsky, come permesso dalla legge federale sul racket che consente di richiedere un rimborso per danni multipli.

Secondo quanto riportato dell’AD, Pinsky sarebbe stato aiutato dal giovane Nicholas Truglia, che è stato anche lui accusato penalmente del furto a New York a dicembre e ha dovuto affrontare accuse non correlate anche in California. Truglia si è dichiarato innocente in entrambe le situazioni, ma Terpin è già riuscito a ottenere 75,8 milioni di dollari da parte di Truglia lo scorso anno vincendo una sentenza di contumacia.

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