Ftse Mib: i migliori e peggiori di ottobre 2020

Luca Fiore

02/11/2020

28/05/2021 - 09:41

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Nonostante il mese di ottobre si sia chiuso in rosso per il nostro Ftse Mib, spicca in negativo il tonfo di BPER, non sono mancate performance decisamente positive.

Ftse Mib: i migliori e peggiori di ottobre 2020

Il mese di ottobre del Ftse Mib si è chiuso in rosso di oltre cinque punti e mezzo percentuali portando la performance a un anno a segnare una contrazione di oltre il 20%.

Tante le ragioni che hanno spinto al ribasso il paniere principale del listino milanese. Tra queste, ne possiamo citare quattro:

  • in primo luogo, e non potrebbe essere altrimenti, troviamo la pandemia. Il ritorno in grande stile dei contagi ha portato a blocchi parziali che a breve, vista la crescita esponenziale, potrebbero portare a nuovi lockdown;
  • in secondo luogo il nostro Ftse Mib si è trovato a dover fronteggiare un contesto macro in indebolimento dopo il balzo fatto segnare nei mesi estivi;
  • l’avvicinarsi delle elezioni statunitensi ha portato una buona dose di nervosismo che si è inevitabilmente riversata sul listino milanese;
  • la prudenza in vista della comunicazione di risultati trimestrali.

Ftse Mib: i migliori e peggiori di ottobre

Iniziamo da quei titoli che sembrerebbero voler rubare lo scettro di ago della bilancia al comparto bancario: le utilities. A2A ha perso quasi 12 punti percentuali, Enel è scesa del 7,8%, Hera ha terminato con un -14%, Terna con un -2,85% e Telecom Italia con un -14,8%.

Poco mossi gli industriali: FCA nel mese di ottobre 2020 ha segnato un +0,7%, CNH Industrial ha registrato un +0,18% e Pirelli è arretrata del 2,2%.

Nel risparmio gestito contrazione di 6 punti percentuali per l’accoppiata formata da Azimut e Banca Generali e -4,8% di Banca Mediolanum. Netta contrazione anche per Nexi (-23%) che, dopo il matrimonio con SIA, ha fatto sapere di aver avviato trattative in esclusiva con Nets in vista di una fusione.

Tonfo per BPER Banca (-24%), alle prese con l’aumento di capitale destinato a raccogliere le risorse per l’acquisizione delle filiali dal Gruppo Intesa Sanpaolo (-11,4%).

Rosso di 9 punti percentuali per l’accoppiata formata da Mediobanca e UniCredit mentre, in positivo, spicca Banco BPM che, in attesa di nuove operazioni straordinarie, ad ottobre ha portato a casa oltre 7 punti percentuali.

Energetici in ordine sparso. Con il Brent in rosso di oltre 5 punti percentuali a causa delle misure restrittive, che inevitabilmente finiranno per ridurre la domanda di greggio, Eni ad ottobre è scesa del 10% (-56% in 12 mesi), Tenaris ha lasciato sul campo il 4,4% e Saipem ha registrato un +2,7%.

Tornando alle performance positive, segno più per due titoli difensivi che nel corso della pandemia si sono spesso mossi in controtendenza rispetto al mercato: Diasorin e Recordati, in aumento rispettivamente del 9,6 e dell’1,7%.

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