Ftse Mib, le migliori azioni contro l’inflazione: la ricetta di Goldman Sachs

Claudia Cervi

30/05/2022

30/09/2022 - 13:09

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L’inflazione continuerà a crescere o ha raggiunto il suo picco? L’inflazione elevata erode i profitti. Ecco la ricetta di Goldman Sachs per creare il portafoglio perfetto contro l’inflazione.

Ftse Mib, le migliori azioni contro l’inflazione: la ricetta di Goldman Sachs

Quali sono le migliori azioni contro l’inflazione? Gli analisti di Goldman Sachs spiegano che nel «ciclo postmoderno» l’inflazione penalizza le società ad alto contenuto tecnologico mentre premia quelle orientate all’industria e alle materie prime.

Questo cambiamento fa parte di quello che Goldman Sachs chiama il «ciclo postmoderno», ossia una nuova fase di mercato caratterizzata da un aumento del valore delle aziende che producono cose reali e fisiche.

In questo scenario gli esperti di Goldman Sachs propongono la loro ricetta per creare il portafoglio perfetto contro l’inflazione.

L’inflazione USA è al picco?

Gli ultimi dati sull’inflazione fotografano una situazione in via di stabilizzazione: il tasso di inflazione negli States sta rallentando (al 6,3% ad aprile), segno che le pressioni sui prezzi potrebbero aver raggiunto il picco degli ultimi 40 anni.
Secondo Goldman Sachs questo potrebbe essere un buon segnale per le azioni: storicamente il mercato ha reagito positivamente quando l’inflazione ha raggiunto il picco dell’inflazione.

Osservando 13 periodi di inflazione dal 1951 ad oggi, in 9 occasioni il mercato è cresciuto nei dodici mesi successivi: il rally più consistente è stato dopo il picco di marzo 1980, con un progresso del mercato azionario del 33,2%. Il rendimento peggiore (-17,3%) è avvenuto dopo il picco di gennaio 2001, con un mercato alle prese con lo scoppio della bolla DotCom.

“In verità il picco dell’inflazione potrebbe essere utile, ma le azioni hanno davvero bisogno di altri supporti, soprattutto se gli investitori temono una flessione più marcata”, ha sottolineato il team di Goldman.

Inflazione in Europa e in Italia

Gli strateghi di Goldman ritengono che il quadro per l’Europa sia simile a quello degli Stati Uniti.

Nell’Eurozona i prezzi al consumo sono in aumento da 10 mesi consecutivi e la maggior parte degli economisti teme che possa crescere ancora. L’inflazione annua è attesa in crescita a maggio, raggiungendo il punto più alto dalla creazione della moneta unica nel 1999.
L’ultimo dato di aprile mostra un indice di inflazione del 7,4%, con un tasso di crescita così aggressivo che non si vedeva da quarant’anni, da prima della nascita dell’euro. Sconvolgente è poi l’inflazione delle materie prime alimentari: il prezzo del grano è salito del 75%, quello dell’avena dell’83%, i prezzi del riso del 31,3%, il latte del 32%.

Nel pomeriggio è atteso il dato sull’inflazione in Germania, atteso al +8% per i prezzi principali. Seguiranno in settimana anche i dati relativi a Francia e Italia. Intanto Christine Lagarde ha affermato la scorsa settimana che la Bce è sulla buona strada per normalizzare il tasso sui depositi portandolo almeno a zero entro settembre, così da stemperare gli effetti di una «combinazione di shock senza precedenti» che ha portato l’inflazione ben al di sopra del suo obiettivo del 2%.

Secondo Goldman in Europa ci sono ottime opportunità su quei titoli con bilanci solidi, margini di profitto elevati e stabili e società che beneficiano dell’aumento delle spese in conto capitale e degli investimenti pubblici. Più cauta, invece, sui titoli di consumo anche se l’inflazione dovesse raffreddarsi.

Il portafoglio di Goldman Sachs contro l’inflazione

Secondo la banca d’affari americana, che a giugno riunirà in Italia i suoi migliori strategist nel corso della GS European Financials Conference, l’Italia è tra i Paesi dell’Eurozona che potrebbe beneficiare di un rialzo dei tassi Bce. Il mercato benchmark italiano è dominato dalle banche, tra le prime che potrebbero tornare a incrementare i margini di profitto dopo l’intervento sui tassi.

Nel portafoglio contro l’inflazione, Goldman suggerisce di monitorare Intesa Sanpaolo, Unicredit, Generali, Mediobanca, Banco Bpm, Unipol. Ma anche società del risparmio gestito come Banca Generali, Banca Mediolanum, FinecoBank, Anima, Azimut.

Da tenere in considerazione anche titoli delle Pmi italiane , fuori dal Ftse Mib, che producono beni di nicchia: Zignago Vetro, Officina Stellare, Fos, Ala.

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