Ford: Moody’s taglia giudizio a “spazzatura”

Luca Fiore

10 Settembre 2019 - 15:27

A seguito della presentazione del piano di ristrutturazione, l’agenzia Moody’s ha tagliato la valutazione sulla casa automobilistica sotto il livello “investment grade”.

Ford: Moody’s taglia giudizio a “spazzatura”

Con l’implementazione del piano di ristrutturazione, rilevano gli analisti di Moody’s Investors Service, Ford registrerà un indebolimento degli utili e della generazione di cassa.

Al fine di migliorare la redditività e di dotarsi di una struttura più adatta ad affrontare le numerose sfide che il comparto si trova ad affrontare (guida autonoma ed elettrificazione su tutte), Ford Motors ha recentemente annunciato un piano di ristrutturazione da 11 miliardi di dollari che prevede tagli alla forza lavoro e chiusure di stabilimenti in Europa.

Ford Motor: per Moody’s è spazzatura

In questo contesto, Moody’s ha annunciato di aver tagliato la valutazione sui bond emessi da Ford, che ha un debito di circa 100 miliardi di dollari, di un gradino, da “Baa3”, il livello più basso dell’ “investment grade”, a “Ba1”, il più alto tra i livelli “junk” (spazzatura).

“L’erosione delle performance di Ford –riporta la nota dell’agenzia- è avvenuta in un momento in cui le condizioni del comparto a livello globale sono state abbastanza buone”.

Ford si trova ad affrontare queste sfide “in un momento in cui la domanda nei maggiori mercati segna un indebolimento e l’industria automobilistica si trova a dover fare i conti con una mole di cambiamenti che non ha precedenti (elettrificazione dei motori, guida autonoma, condivisione dei mezzi e nuove soglie per le emissioni)”.

Ford Motor: seduta a Wall Street si preannuncia difficile

Il fatto che le altre due maggiori agenzie, Standard & Poor’s e Fitch, non valutino il debito su scala speculativa, fa sì che il debito complessivo della casa di Dearborn continui ad essere giudicato “investment grade”.

“È improbabile che nei prossimi 24 mesi assisteremo a una riduzione del rating di due ‘notch’”, hanno rilevato da S&P’s. Si tratta di un evento che potrebbe accadere solo nel caso in cui “un incremento delle possibilità di una recessione negli Stati Uniti coincida con una mancato incremento della redditività in Europa e Cina”.

Poco prima dell’avvio delle contrattazioni a Wall Street, nel pre-mercatole azioni Ford segnano un calo del 4,5%. Le azioni con simbolo F da inizio anno registrano un incremento di poco inferiore ai 20 punti percentuali.

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