Fino a che età i figli sono a carico

Patrizia Del Pidio

14 Novembre 2023 - 13:28

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Quali sono i figli a carico e che età dovrebbero avere per dare diritto ai benefici fiscali? Vediamo fino al compimento di che età un figlio può essere considerato fiscalmente a carico.

Fino a che età i figli sono a carico

Fino a che età sono a carico i figli? Si tratta di una domanda che molti contribuenti potrebbero porsi visto la nuova normativa introdotta dall’assegno unico e universale e da quanto previsto dal calcolo dell’Isee per figli maggiorenni con età superiore ai 26 anni.

Quello che va considerato, quando si parla di figli, però, è che per quanto riguarda assegno unico e detrazioni figli a carico le regole sono differenti anche se la nuova misura introdotta per i figli a carico ha assorbito le detrazioni. In questo articolo cercheremo non solo di capire quando un figlio è carico fiscalmente dei genitori, ma anche fino a che età può essere considerato un familiare a carico.

Figli, quando sono a carico?

Il carico fiscale dei figli dipende dal reddito che questi ultimi producono. È considerato, infatti, fiscalmente a carico:

  • il figlio con età fino a 24 anni con reddito non superiore a 4.000 euro annui;
  • il figlio con età superiore a 24 anni con reddito che non superi i 2840,51 euro annui.

La confusione, più che legittima, è provocata dalla considerazione dei redditi ai fini dell’assegno unico che prevede che ilfiglio maggiorenne che svolga tirocinio o attività lavorativa con reddito annuo non superiore agli 8.000 euro possa percepire lo stesso il beneficio. Questo, però, non comporta che allo stesso tempo possa essere considerato fiscalmente a carico.

Differenza tra figlio a carico e beneficiario di assegno unico

Il carico fiscale di un figlio, come specificato sopra, è determinato dal reddito complessivo annuo del figlio stesso. Quando il figlio è considerato fiscalmente a carico il genitore ha diritto, dal compimento dei 21 anni in poi, a detrazioni in busta paga per figlio a carico e a portare in detrazione anche le spese sostenute nell’interesse del figlio (spese sanitarie, di istruzione, per abbonamento trasporti pubblici, ecc...).

L’assegno unico, invece, non prende in considerazione solo il carico fiscale dei figli perchè è riconosciuto:

  • per figli minorenni a carico;
  • per figli maggiorenni fino al compimento dei 21 anni a parro che frequentino un corso di formazione o un corso di laurea, svolgano tirocini o attività lavorativa nel limite degli 8.000 euro l’anno, siano disoccupati o svolgano servizio civile;
  • per i figli disabili senza limiti di età.

Fino a che età il figlio può essere a carico?

I figli, nel rispetto dei limiti di reddito sopra descritti (4.000 euro fino a 24 anni e 2.840,51 euro dopo i 24 anni) possono rimanere a carico dei genitori indipendentemente dall’età. Fino a quando, quindi, il figlio non raggiunge e supera i limiti di redditi previsti dalla normativa, resta fiscalmente a carico dei genitori.

Rientrano nel diritto o figli biologici, quelli adottivi, affidati e affiliati e non importa che risultino studenti, disoccupati o tirocinanti. Ai fini dell’attribuzione della detrazione per figli a carico, quindi, non è prevista un’età limite entro la quale il figlio non sia più considerato fiscalmente a carico. Tutto questo senza che la convivenza tra genitori e figli sia un requisito obbligatorio: può essere considerato a carico anche il figlio non convivente.

Da specificare, inoltre, che il figlio che lavora può tornare fiscalmente a carico dei genitori nel caso che il suo reddito torni al di sotto dei limiti indicati dalla normativa. Uscire, quindi, dallo status di figlio a carico non preclude il fatto che negli anni successivi si possa tornare ad essere a carico dei propri genitori.

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