Fermo amministrativo auto, le 5 soluzioni per superarlo in caso di debiti con lo Stato

Chiara De Angelis

17 Aprile 2023 - 07:30

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Il fermo amministrativo auto per debiti sorti con lo Stato si può superare. Ecco le 5 soluzioni per bloccare il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate.

Fermo amministrativo auto, le 5 soluzioni per superarlo in caso di debiti con lo Stato

Il fermo amministrativo auto è un provvedimento molto temuto dagli automobilisti italiani con il quale l’Agenzia delle Entrate Riscossione blocca l’utilizzo del veicolo fino al momento in cui il proprietario non salda il debito maturato nei confronti dello Stato.

La pratica, in costante crescita negli ultimi anni, dimostra ancora una volta come il numero di contribuenti che non onorano alla scadenza prevista il pagamento delle tasse, le ingiunzioni fiscali, oltre le sanzioni riferite alle cartelle esattoriali, tende ad aumentare vertiginosamente.

Notevoli sono gli effetti nei confronti di chi lo riceve, non è un mistero, mentre pochi sono a conoscenza dell’esistenza di ben 5 soluzioni alle quali si può ricorrere per eleminarlo. Di quali si tratta? Nel corso dell’articolo cercheremo di fornire una panoramica completa delle chance a disposizione per liberarsi dal fermo auto.

Fermo amministrativo auto, cos’è e come funziona

Prima di scoprire insieme quali sono le 5 soluzioni per superare il fermo amministrativo auto, è bene definire con chiarezza in cosa consiste. Qualche accenno è già stato dato in apertura di articolo, ma è sempre bene approfondirne il funzionamento per evitare qualsiasi dubbio.

Il fermo amministrativo auto altro non è che un provvedimento adottato dall’Agenzia delle Entrate Riscossione a seguito del mancato pagamento di tributi, tasse (bollo auto, IVA, Irpef), sanzioni amministrative (ad esempio quelle ottenute per violazione del Codice della Strada) da parte dei contribuenti. Agisce, insomma, come garanzia di un credito legato al mancato incasso delle somme dovute dal contribuente debitore.

Attraverso questa misura l’Agenzia delle Entrate congela l’utilizzo dell’auto fino al momento in cui il contribuente provvede a saldare le pendenze accumulate.

Il fermo amministrativo comporta anche dei divieti. L’auto interessata dal fermo non può circolare, pena una sanzione pecuniaria che può addirittura arrivare a toccare gli 8.000 euro, non può essere parcheggiata su strada, né può essere custodita in un luogo soggetto al pubblico passaggio (il consiglio è quello di tenerla in un garage o box privato).

Fermo amministrativo auto: quando avviene il blocco

Se è vero che esistono 5 soluzioni per superare il fermo amministrativo auto a causa del mancato pagamento del debito da parte del contribuente, è altrettanto vero che il blocco del veicolo può essere disposto dall’Agenzia delle Entrate solo quando sussistono due condizioni definite chiave.

Il ricorso massiccio al fermo amministrativo auto negli ultimi anni, come avuto modo di precisare nel precedente paragrafo, è strettamente legato alla facilità attraverso cui lo strumento porta a riscuotere i crediti non saldati, stringendo il debitore inadempiente nella morsa dei divieti, il più temuto dei quali è quello di non poter circolare.

Nello specifico, per il mezzo interessato dal fermo amministrato non solo scatta il divieto di circolazione su strada, ma anche quello di demolizione e di esportazione dello stesso al di fuori dai confini nazionali.

Ma quali sono queste due condizioni basilari per disporre il fermo amministrativo auto? Entrambe solo legate al debito maturato dal contribuente. Nello specifico:

  • deve risultare iscritto a ruolo;
  • il debito deve mutare in un atto di riscossione motivato dall’Agenzia delle Entrate (es. ingiunzione di pagamento o cartella esattoriale).

Per recuperare il credito, l’esattore può fare ricorso a diverse opzioni. Può decidere, ad esempio, di pignorare i beni del debitore, anche se il fermo amministrativo auto rimane sempre l’atto più veloce e semplice a cui affidarsi.

Fermo amministrativo auto, le 5 soluzioni per superarlo in caso di debiti con lo Stato

Veniamo ora al punto cruciale dell’articolo. Quali sono le 5 soluzioni legalmente riconosciute per superare il fermo amministrativo auto disposto dall’Agenzia delle Entrate Riscossione a seguito di debito maturati nei confronti dello Stato e non pagati dal contribuente inadempiente?

A parte il pagamento integrale del debito sorto, con richiesta di cancellazione del provvedimento all’AdE, chi incorre in un fermo amministrativo auto può:

  • optare per il ricorso al giudice competente quando il preavviso di 30 giorni, previsto dalla legge, non è stato dato, oppure per far valere altre condizioni legate all’illegittimità del provvedimento di fermo auto, ad esempio quando il debito è stato saldato o prescritto;
  • ricorrere alla rateizzazione degli importi a debito verso l’Agenzia delle Entrate Riscossione. Non sono ammesse più di 72 rate mensili. A questo proposito va fatta una premessa: il pagamento della prima rata del debito scongela il fermo amministrativo auto e il contribuente può riprendere a circolare liberamente. Il debito, però, sarà cancellato definitivamente solo al suo pagamento integrale, per essere più precisi una volta saldata l’ultima rata;
  • avvalersi della rottamazione della cartella esattoriale riguardante il debito;
  • dimostrare che il veicolo interessato dal fermo amministrativo auto è strumentale all’attività d’impresa o al lavoro svolto, e pertanto indispensabile per l’espletamento della stessa. Non possono servirsi di tale soluzione i lavoratori subordinati;

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