Come maturano ferie e permessi: guida al calcolo

Simone Micocci

6 Luglio 2022 - 16:26

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Quante ferie matura ogni mese il dipendente? E permessi? Ecco una guida al calcolo.

Come maturano ferie e permessi: guida al calcolo

È tempo per i lavoratori italiani di godere, di tutte o di una parte, delle ferie maturate nel corso dell’anno.

Il monte ferie a disposizione è indicato nell’ultima busta paga, solitamente alla voce “saldo”, ma va detto che in alcuni casi il dipendente può, in accordo con il datore di lavoro, fruire anche delle ferie in anticipo, ossia di quelle non ancora maturate.

A tal proposito, è importante capire quante ferie si maturano ogni mese, così da essere ben informati su quanto tempo ci vuole per metterne da parte un numero sufficiente da utilizzare per le prossime vacanze.

Ebbene, la regola generale prevede che il dipendente maturi le ferie in costanza di rapporto di lavoro. Quindi, più lavora e più ferie avrà a disposizione. Solitamente, a chi lavora dodici mesi l’anno sono riconosciute, come espressamente previsto dalla legge, quattro settimane di ferie, ma il contratto collettivo di riferimento può prevedere un trattamento di maggior favore. Per essere sicuri di quante ferie si maturano ogni anno, e di conseguenza per ogni mese di lavoro, è dunque opportuno consultare il contratto collettivo di riferimento.

La stessa regola vale per i cosiddetti permessi per la riduzione dell’orario di lavoro, i Rol. Al fianco delle ferie, infatti, il dipendente ogni mese matura un certo numero di ore di permesso, di cui può goderne in caso di necessità. A differenza delle ferie, tali permessi non sono riconosciuti dalla legge nazionale ma solamente dalla contrattazione collettiva: ogni contratto, dunque, fissa il numero di permessi riconosciuto ogni anno, il quale può variare anche in base all’inquadramento e alle mansioni del lavoratore, con il dipendente che ne andrà a maturare una dodicesima parte per ogni mese di lavoro.

Detto questo, vediamo nel dettaglio come maturano ferie e permessi, concentrandoci sul calcolo da effettuare e sui periodi non lavorati che non ne danno diritto.

Quando maturano le ferie

Per capire come maturano, occorre innanzitutto capire quanti giorni di ferie ha a disposizione il lavoratore durante l’anno.

Il numero di giorni di cui il lavoratore può usufruire viene fissato dai contratti collettivi di categoria, a cui bisogna far riferimento per procedere al calcolo delle ferie maturate.

La legge, nello specifico il decreto legge n. 66 del 2003, fissa la durata minima delle ferie retribuite in 26 giorni all’anno, che devono essere godute dal lavoratore nel seguente modo:

  • per almeno due settimane consecutive in caso di richiesta del lavoratore;
  • e, per le restanti due settimane, nei 18 mesi successivi al termine dell’anno di maturazione.

Le ferie maturano nel corso del rapporto di lavoro, fin dal momento dell’assunzione.

Ai fini della maturazione delle ferie contano anche i periodi di assenza obbligatoria per gravidanza, per malattia o infortunio sul lavoro, per l’adempimento di funzioni presso seggi elettorali, per congedo matrimoniale e altre assenze individuate da contratti collettivi.

Non contano invece i periodi di assenza per congedo parentale, durante le malattie del bambino, per malattia e infortunio sul lavoro che supera il periodo di comporto, per i lavoratori chiamati a svolgere funzioni pubbliche o a ricoprire cariche sindacali provinciali e nazionali, i permessi e aspettative non retribuiti e i periodi di cassa integrazione a zero ore. Non si maturano ferie neppure nelle giornate in cui si risulta assenti ingiustificati al lavoro, ragion per cui coloro che quest’anno sono rimasti a casa perché senza green pass hanno a disposizione meno giorni di ferie.

Per quanto riguarda la richiesta e il periodo di fruizione delle ferie maturate, nei principali contratti collettivi è stabilito che in caso di mancato accordo tra le esigenze del lavoratore e quelle del datore di lavoro prevalgano quelle di quest’ultimo nella scelta del periodo temporale di godimento delle ferie.

Come si calcolano le ferie maturate?

Fatte le dovute premesse, vediamo ora come calcolare i giorni di ferie maturati mensilmente.

Per vedere quanti giorni di ferie si maturano ogni mese, è sufficiente dividere il numero di giorni di ferie previsti dal contratto collettivo nazionale di categoria per 12.

Il calcolo può essere effettuato anche su base trimestrale, suddividendo il totale delle ferie per 4, che sarebbero i trimestri di un anno solare.

Le regole per il calcolo e la maturazione delle ferie non sono le stesse nel caso di assunzione con contratto di lavoro a part-time verticale: in questo caso i giorni di ferie dovranno essere calcolati prendendo come riferimento la base oraria e non i giorni di lavoro.

Come maturano e si calcolano i permessi?

Per quanto riguarda i permessi, le regole per la maturazione e per il calcolo sono le stesse di quelle previste per le ferie.

Anche in questo caso, infatti, occorrerà fare riferimento al contratto collettivo nazionale di categoria: è questo, infatti, a stabilire il numero di permessi di cui il lavoratore può fruire durante l’anno.

Per calcolare i giorni di permesso maturati ogni mese, dunque, occorrerà dividere il monte complessivo previsto dal contratto di categoria per 12 mensilità. Di norma, nelle aziende con meno di 15 dipendenti vengono date 88 ore di permessi all’anno mentre le aziende con più di 15 dipendenti prevedono 104 ore annuali.

Anche per quanto riguarda la richiesta di permessi, però, la maturazione avviene solamente nelle giornate di lavoro, o comunque nei giorni in cui si risulta assenti per gravidanza, malattia o infortunio, l’adempimento di funzioni presso seggi elettorali e congedo matrimoniale, o comunque per altre assenze individuate da contratti collettivi.

I permessi non goduti possono essere monetizzati dal lavoratore ed erogati in busta paga dal datore di lavoro in qualsiasi momento. Nella maggior parte dei contratti collettivi è previsto che la monetizzazione dei permessi non goduti sia effettuata entro i primi mesi dell’anno successivo a quello di riferimento.

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# Ferie

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