Ferie Parlamento 2025, quando smettono di lavorare deputati e senatori?

Ilena D’Errico

30 Giugno 2025 - 00:13

Si avvicinano le ferie del Parlamento. Ecco quando dovrebbero smettere di lavorare deputati e senatori nel 2025.

Ferie Parlamento 2025, quando smettono di lavorare deputati e senatori?

Si avvicina la chiusura estiva per il Parlamento, quindi vacanze per deputati e senatori. Anche se le Camere presentano pubblicamente le date di fine e ripresa dei lavori non è semplice capire effettivamente quando i parlamentari non lavorano per le ferie. Durante la pausa estiva si fermano le convocazioni plenarie, ma può accadere che alcuni deputati e senatori lavorino comunque, come pure intere Commissioni se necessario alla conclusione di alcuni provvedimenti. In generale, però, si avvicina lo stop per molti parlamentari, che come tutte le estati vedrà un’accelerazione dei lavori in corso per rispettare le scadenze e il calendario.

Gli uffici del personale e dell’amministrazione, inoltre, continuano a lavorare per gran parte della sospensione estiva per proseguire le funzioni interne. Deputati e senatori, peraltro, possono assentarsi dalle convocazioni in diverse occasioni, con notevole discrezionalità. Senza contare che le date stabilite dalla presidenza non sono vincolanti e non impediscono la prosecuzione dei lavori. Nel complesso, quindi, non si possono conoscere le effettive vacanze dei parlamentari italiani, ma avere un’idea approssimativa sì.

Quando ci saranno le ferie del Parlamento nel 2025

Ad oggi, le presidenze del Parlamento non hanno ancora comunicato le date ufficiali per la chiusura estiva e la successiva ripresa. Non si conosce infatti il calendario estivo completo, anche se dovrebbe esser reso noto a breve. Di solito la sospensione estiva viene pubblicata nel mese di luglio, quando i lavori nella Camera dei deputati e nel Senato procedono senza particolari cambiamenti. Pur non conoscendo i dettagli precisi del 2025, che non esiteremo a comunicarvi appena disponibili, possiamo comunque ipotizzare quando ci sarà la sospensione.

Nel corso degli anni il Parlamento ha adottato calendari piuttosto simili, seguendo una linea pressoché analoga e si presume che quest’anno non faccia eccezione. La chiusura avviene pressoché sempre nella prima settimana di agosto o comunque nei primi 10 giorni, mentre le attività riprendono nella prima decade di settembre. L’anno scorso, per esempio, la Camera dei deputati ha chiuso mercoledì 7 agosto, mentre il Senato venerdì 9 agosto.

Quanto durano le vacanze di deputati e senatori

Di solito lo stop estivo dura circa 1 mese, indicativamente da 25 a 35 giorni, con qualche differenza di poco conto tra le due Camere. Anche per quest’anno i parlamentari non dovrebbero discostarsi troppo da queste date, per quanto possano sempre esserci delle eccezioni. Nel 2017, per esempio, le vacanze di senatori e deputati sono state molto più lunghe del solito: 39 giorni di pausa per entrambe le Camere, con la chiusura anticipata al 3 agosto.

Nelle varie legislature, però, sono anche capitate sospensioni più brevi. Nel pieno dell’emergenza sanitaria del 2020, per esempio, la Camera e il Senato si sono fermati rispettivamente per 22 e 23 giorni, mentre l’estate precedente le vacanze sono state più lunghe ma a dir poco frammentate.

Tutto dipende dalle esigenze del periodo e dall’organizzazione parlamentare. Come anticipato, però, i giorni di chiusura non sempre corrispondono a giorni di vacanza per i parlamentari e viceversa. I giorni di lavoro non sono sempre tali per tutti i deputati e senatori, che non sono obbligati a presenziare alle convocazioni plenarie.

I parlamentari italiani lavorano di più

Prima di ritenere il mese di chiusura estiva del Parlamento un periodo troppo lungo bisognerebbe fare un confronto con gli altri Paesi. Di fatto, la chiusura del Parlamento dell’Italia è fra le più brevi d’Europa e del mondo in generale. In Spagna e in Germania sono in genere previsti almeno 2 mesi, mentre in Francia la chiusura estiva è in genere di un mese e mezzo. Gli Stati Uniti prevedono una durata molto simile alla nostra, ma spesso ci superano di qualche giorno, mentre c’è chi supera notevolmente la media. In Canada, per esempio, si prevedono anche 85 giorni di vacanza.

Il particolare funzionamento del Parlamento e le differenze nazionali impediscono tuttavia di avere un confronto completo guardando soltanto ai dati della chiusura estiva. Bisognerebbe valutare anche l’insieme di lavori effettivamente svolto e la percentuale di parlamentari presenti alle varie sedute durante l’anno, dati che non sono disponibili in misura completa per tutti i Paesi del mondo. Restando sulla durata dello stop, comunque, i parlamentari italiani sono proprio quelli con le vacanze più corte. Non resta quindi che attendere le novità per il 2025.

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