Export record ma in affanno: i distretti industriali arretrano del 2,7%. Ecco perché

Andrea Muratore

22 Ottobre 2025 - 16:25

I distretti industriali, cuore dell’export italiano, rallentano sotto il peso di dazi, costi energetici e crisi dei partner europei. Serve una strategia per difendere competitività e futuro.

Export record ma in affanno: i distretti industriali arretrano del 2,7%. Ecco perché

L’Italia è un Paese che vive di export e proprio per questo deve ascoltare i campanelli d’allarme che vengono dalle roccaforti della sua capacità di inserimento nei mercati globali: i distretti industriali. La sofferenza di queste nicchie, dove l’Italia costruisce, per parafrasare Carlo Cipolla, “cose belle che piacciono al mondo all’ombra dei campanili” è testimoniata dai dati sull’export e le prospettive del Paese di fronte al mondo che alza muri tariffari e aumenta la pressione sull’Italia.

Il Sole 24 Ore e il Corriere della Sera hanno di recente presentato interessanti analisi in materia. La testata di Viale Sarca ha analizzato i dati di Intesa Sanpaolo sul commercio estero, mostrando come i distretti abbiano “chiuso in frenata il primo semestre dell’anno, riducendo le vendite estere del 2,7% a 80,4 miliardi, risultato di una frenata che si palesa sia nel primo che nel secondo trimestre”.

Per pochi settori che tengono duro, come la nautica di Viareggio e la meccanica strumentale di Bergamo, molti soffrono: è il caso dell’ottica di Belluno e dell’olio toscano, travolti dai dazi americani, o l’oreficeria di Arezzo, che subisce il contraccolpo della fine del boom della domanda turca del 2024. In generale, nota Il Sole, “se la meccanica e la metallurgia tengono, con frenate nell’ordine di un punto, prodotti in metallo, elettrodomestici e prodotti della moda (intermedi e di consumo) sono invece i più penalizzati. Un quadro opposto invece per i distretti dell’agroalimentare, gli unici nel complesso a sviluppare una crescita”. Insomma, “rosso” su tutta la linea anche in un contesto che non ha ancora interiorizzato i dati del terzo trimestre, quello in cui Unione Europea e Stati Uniti hanno ufficializzato i dazi minimi al 15% per le merci comunitarie dirette oltre Atlantico. [...]

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