Il direttore dell’Agenzia delle Entrate Ruffini protagonista di tre comunicati stampa comparsi in serata sul sito istituzionale. Intanto figuraccia della Boschi sui dati dell’evasione fiscale.
Che non si tratti di un periodo semplice lo si capisce semplicemente dalla lettura delle varie discussioni che animano i forum ed i social online dei professionisti.
La scadenza di oggi delle comunicazioni trimestrali delle liquidazioni IVA e la prossima relativa allo spesometro relativo al primo semestre 2017 mettono in evidenza lo stato di malessere profondo in cui versa il nostro sistema fiscale. Malessere denunciato da più parti (vedi, ma solo ultimo in ordine cronologico, l’intervento dell’Ordine nazionale dei consulenti del Lavoro di oggi).
In questo contesto si inseriscono due fatti che - da professionisti - non possiamo non definire fastidiosi... Il primo sono le dichiarazioni rilasciate dal direttore dell’Agenzia delle Entrate in giornata, testimoniate da ben tre comunicati stampa differenti; il secondo è dato, invece, dalle preoccupanti dichiarazioni del ministro Maria Elena Boschi che prima dà i dati relativi al recupero dell’evasione fiscale 2017, poi li rettifica e infine ammette che si tratta solo di una stima (ovviamente non è dato sapersi da chi è stata fatta e/o commissionata ma ilfattoquotidiano.it ha già interpellato l’Agenzia delle Entrate che conferma come si tratti di cifre prive di ogni riscontro).
Ruffini: “dichiarazione precompilata per tutti i contribuenti. Il fisco diventa consulente e non solo controllore”
Proprio nel giorno di scadenza delle Lipe - le comunicazioni IVA delle liquidazioni relative al secondo trimestre 2017 interviene il direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Ruffini.
E - a modesto avviso di chi scrive - lo fa in modo inopportuno alla luce dei pesanti disservizi che il portale fatture e corrispettivi ha registrato in questi giorni proprio in materia di comunicazioni IVA delle liquidazioni. Per non parlare poi della gestione dello spesometro relativo al primo semestre 2017, su cui è meglio stendere un velo pietoso.
Ecco il comunicato stampa ufficiale in cui il direttore dell’Agenzia delle Entrate annuncia quale sarà il nuovo ruolo del fisco:
“La dichiarazione precompilata per tutti i contribuenti è di fatto la sublimazione, la scomparsa dell’idea stessa di dichiarazione, trasformata nella somma di raccolta dei dati, calcolo dell’imposta, comunicazione al contribuente e prelievo alla fonte, come si propone di fare il fisco britannico.
Il controllo della massa dei contribuenti risale al momento stesso dell’adempimento trasformandosi in servizio; resta a valle quello dei soggetti a rischio o più rilevanti.
Il fisco diventa il consulente e non solo il controllore: evita errori e non aspetta che si verifichino per poi dar loro la caccia con i controlli formali; previene le omissioni e non le scopre dopo con i controlli di merito”
E ancora (nel secondo comunicato stampa di oggi):
“Una nuova banca dati totalmente integrata, incentrata sulla persona e non sulla pratica; una banca dati finalizzata non solo, come avviene oggi, alla lotta all’evasione, ma che sia invece il perno del dialogo con il contribuente, il repository di tutti gli atti, i documenti e i dati che lo riguardano.
Su questa nuova banca dati si devono basare i servizi prima ancora che i controlli del fisco; essa deve diventare anche la base di comunicazione tra fisco e contribuente, eliminando modulistica e flussi cartacei”
Per poi chiudere in bellezza con il terzo e ultimo comunicato stampa di oggi:
“È l’Agenzia che deve adattarsi al tessuto produttivo del Paese, non possiamo chiedere a cittadini e imprese di adattarsi a noi.
Cruciali sono i servizi ai contribuenti, terzo pilastro, insieme all’accertamento e alla riscossione, di un fisco efficiente e che la riorganizzazione dell’Agenzia, non a caso, pone accanto all’area contribuenti come secondo braccio operativo.
La riorganizzazione interna dell’Agenzia che ho proposto come primo atto da Direttore riorienta l’attività della stessa per tipo di contribuenti, gestendo nella sua interezza il percorso dal momento in cui la somma è accertata a quello in cui è incassata definitivamente e garantendo loro un unico punto di riferimento”
Figuraccia della Boschi sui numeri dell’evasione fiscale
E mentre professionisti e imprese devono perdere il loro tempo dietro ad adempimenti inutili e mal gestiti come lo spesometro relativo al primo semestre 2017, in giornata arrivano anche le dichiarazioni della Boschi.
Il ministro - che ricopre ancora cariche di Governo nonostante si fosse impegnata a dimettersi insieme a Matteo Renzi ove il referendum costituzionale avesse avuto esito negativo - ha dato i numeri sull’evasione, in tutti i sensi...
Prima ha annunciato che nel 2017 sono stati recuperati 23 miliardi di euro come proventi della lotta all’evasione fiscale; poi ha rettificato, indicando in circa 20 i miliardi recuperati. Infine, anche alla luce dell’articolo pubblicato da ilfattoquotidiano.it è tornata totalmente indietro sui suoi passi affermando che “si trattava solo di stime”. Calcolate da chi e con che metodi non è dato saperlo...
Quello che mi preoccupa - da operatore professionale del settore fisco e contabilità - è che si parla con molta (troppa?) facilità dell’introduzione anticipata della fattura elettronica obbligatoria B2B.
Ma siamo sicuri che questa gente abbia davvero idea di ciò di cui stiamo realmente parlando?
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