Sono ufficialmente partiti i lavori per la posa del cavo sottomarino per il primo interconnettore elettrico che collegherà Irlanda ed Europa continentale
Il 16 agosto 2025 potrebbe rivelarsi una data storica per le risorse energetiche dell’Unione Europea. Sono infatti iniziati ufficialmente i lavori per la posa dei cavi sottomarini del progetto Celtic Interconnector, un interconnettore costato circa 1,6 miliardi di euro che andrà a collegare le reti elettriche di Irlanda e Francia per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento energetico.
Scopriamo di cosa si tratta, quando dovrebbe essere ultimato e come potrebbe rivelarsi utile non soltanto per i due Paesi interessati, ma per tutta l’Europa.
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L’inizio dei lavori
I lavori per connettere le reti elettriche di Irlanda e Francia sono iniziati con la posa del primo cavo effettuata dalla nave specializzata norvegese Calypso.
Una volta terminato, l’interconnettore, che si estende dalla zona orientale di Cork fino al nord-ovest della Bretagna, sarà lungo 575 km e permetterà lo scambio di 700 MW di elettricità. Il fabbisogno stimato di circa 450mila case.
Siamo giunti, dunque alla prima tappa “operativa” dei lavori marittimi (iniziati in estate a causa delle difficili condizioni meteorologiche degli ultimi mesi) che segue le opere di rilevazione del team specializzato in fondali marini che aveva precedentemente individuato il percorso migliore per il cavo.
Cosa prevede il progetto
Il progetto è uno dei più importanti messi in campo dall’Unione Europea, è stato finanziato dal Fondo europeo per il collegamento in Europa (Connecting Europe Fund) e si prevede che possa essere operativo entro la primavera del 2028.
I primi lavori infrastrutturali sono iniziati nel 2023 con la posa delle canalizzazioni presso la spiaggia di Claycastle, dove il cavo toccherà terra a Youghal. Già completata al 97% la parte “terrestre” dell’interconnettore con i cavi che passeranno attraverso i bordi delle strade e i campi, per trasferire l’elettricità dalla spiaggia a un’importante stazione di conversione situata dalle parti di Carrigtwohill.
Entro fine mese, infine, dovrebbero arrivare 3 trasformatori da 200 tonnellate ciascuno che verranno installati presso la stazione di conversione.
Le parole dei protagonisti
Il Project Manager Onshore di EirGrid, il soggetto responsabile del progetto da parte irlandese, Shane Cooney, ha espresso la propria soddisfazione per questo passaggio fondamentale di un progetto in fase di sviluppo da oltre un decennio e in fase operativa di costruzione a terra da quasi 3 anni.
Un progetto che, sostiene Cooney, è di importanza nazionale per le risorse energetiche irlandesi e che, una volta partiti gli scambi a pieno regime, potrebbe diventarlo anche per tutta l’Europa Continentale.
Notevoli i benefici attesi a livello di costi energetici per le famiglie e di sostenibilità. La connessione tra le reti elettriche dei due Paesi interessati potrebbe portare, secondo Cooney, a un bilanciamento dei prezzi dell’energia elettrica lungo tutta la rete europea.
Ma non solo. L’interconnetore verrà utilizzato anche come canale privilegiato per l’esportazione di energie rinnovabili in eccesso (se disponibili) e per garantire la sicurezza delle forniture energetiche anche in periodi di eventuali crisi.
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