Estate o autunno, quando ci potrebbero essere le elezioni anticipate?

Alessandro Cipolla

2 Maggio 2018 - 11:13

Sempre più vicino un ritorno alle urne per gli italiani: tra estate o autunno, vediamo quando veramente potrebbero esserci delle nuove elezioni politiche.

Estate o autunno, quando ci potrebbero essere le elezioni anticipate?

Due mesi dopo le elezioni politiche del 4 marzo l’Italia è ancora senza un governo. Una situazione di stallo a cui non sembrerebbe esserci soluzione, con un governo istituzionale che di conseguenza appare come l’ultima chance per far partire a pieno questa legislatura.

Se anche un governo di tutti come vorrebbe il Presidente Sergio Mattarella dovesse trovare difficoltà, non rimarrebbe altro che tornare di nuovo alle urne: c’è chi vorrebbe nel caso votare in estate e chi in autunno, ma i tempi potrebbero essere anche più lunghi.

Elezioni anticipate inevitabili?

Anche se quello dato al Presidente della Camera Roberto Fico sarebbe ancora in corso, entrambi i mandati esplorativi affidati dal Quirinale non hanno prodotto alcun risultato se non quello di fotografare una situazione di impasse totale.

La palla quindi ora passerà tra le mani di Sergio Mattarella, con il Presidente della Repubblica che con ogni probabilità proverà la strada di un governo istituzionale di breve durata ma che possa traghettare il paese nei prossimi delicati mesi.

Oltre al rovente clima internazionale vista la nuova crisi in Medio Oriente, c’è anche una legge di Bilancio da approvare in autunno per evitare l’aumento dell’Iva oltre alla legge elettorale che andrebbe cambiata, visto il flop annunciato del Rosatellum.

L’idea quindi sarebbe quella di un esecutivo formato da figure terze che possa godere dell’appoggio trasversale dei vari partiti. Mentre il Partito Democratico e Forza Italia sono molto propensi a questa soluzione, meno favorevoli sono le posizioni del Movimento 5 Stelle e della Lega.

Di Maio e Salvini infatti visto l’attuale pantano politico vorrebbero andare al più presto al voto. Oltre ai tempi tecnici, ci sono però molti altri aspetti che potrebbero incidere sulla decisione di indire o meno delle nuove elezioni politiche a stretto giro.

La possibile data

Prima di rassegnarsi e decretare un voto anticipato, il Colle proverà a giocarsi la carta del governo istituzionale. Fino ad almeno metà maggio quindi ci dovrebbero essere delle trattative per cercare di far nascere un esecutivo di questo genere.

Che possibilità ci sono per una sua formazione? Non molte, tutto in pratica dipenderà dalla Lega visto che il Movimento 5 Stelle si è già espresso per un ritorno alle urne. Senza i voti del carroccio a questo punto non ci potrebbe essere una maggioranza.

Da quello che trapela da ambienti leghisti, Salvini potrebbe dare il proprio assenso soltanto a un governo di scopo, con una durata molto breve, tutto incentrato nel fare il più presto possibile una nuova legge elettorale.

In mancanza di queste condizioni, oppure se il carroccio dovesse percepire che questo governo potrebbe in qualche modo frenare la sua corsa nei sondaggi, la Lega non sarebbe disposta a garantire il proprio appoggio.

A quel punto l’unica soluzione sarebbe un voto anticipato. Di Maio nei giorni scorsi aveva addirittura proposto delle elezioni a giugno, venendo subito bacchettato da più parti visto che mancherebbero a riguardo i tempi tecnici.

Dopo lo scioglimento delle Camere, si deve aspettare per legge come minimo 45 giorni prima di tornare alle urne. Ad allungare ulteriormente i tempi però c’è il fatto che per organizzare il voto all’estero occorrono almeno 60 giorni.

Visto che almeno fino a metà maggio Mattarella proverà a tenere in vita questa legislatura, la data più vicina per delle nuove elezioni politiche sarebbe la fine di luglio. Un voto in tale periodo però sarebbe una rarità nella storia del nostro paese.

Con gli italiani in ferie si è sempre preferito evitare di votare a luglio o ad agosto. Ecco perché nel caso ci fosse fretta tutto dovrebbe slittare almeno a settembre. Anche qui però non mancano le incognite.

In autunno infatti c’è la legge di Bilancio da dover approvare, quindi in mancanza di una legge elettorale che possa dare vincitori certi è alto il rischio di vivere di nuovo una situazione di stallo come quella attuale. Una eventualità che l’Italia non può permettersi.

Tutto potrebbe essere rimandato quindi al 2019, ma nel frattempo chi guiderà il paese? Visto che le commissioni parlamentari speciali sono state formate, l’attuale governo Gentiloni in carica per gli affari correnti potrebbe andare avanti.

Tutte ipotesi queste ma la sensazione è che il tempo a disposizione per le trattative sia ormai concluso: a breve o partirà un governo istituzionale oppure si tornerà alle urne, con la data che però nel caso sarebbe ancora come abbiamo visto un’autentica incognita.

Argomenti

Accesso completo a tutti gli articoli di Money.it

A partire da
€ 9.90 al mese

Abbonati ora

Iscriviti a Money.it