L’errore che spesso commette chi ha una carta di credito. “Perdi molti soldi”

Ilena D’Errico

11 Dicembre 2025 - 21:00

Chi usa la carta di credito deve fare attenzione a non commettere questo errore frequente, senza farsi ingannare dalle apparenze.

L’errore che spesso commette chi ha una carta di credito. “Perdi molti soldi”

La carta di credito è uno strumento tanto utile quanto pericoloso e chi la usa per un discreto periodo di tempo fa in fretta ad accorgersene. La possibilità di usufruire di denaro non ancora disponibile è allettante (e se sfruttata con attenzione anche vantaggiosa) ma non viene mai concessa senza un prezzo.

Di fatto, tutti i consulenti finanziari invitano caldamente alla prudenza nell’uso delle carte di credito, con cui i consumatori tendono spesso a farsi prendere la mano dimenticando le possibili conseguenze. Tra le varie potenziali criticità, c’è un errore spesso commesso da chi ha una carta di credito su cui gli esperti vogliono più cautela e informazione. Molti correntisti, infatti, lo scoprono soltanto dopo tempo, quando è più difficile recuperare.

L’errore spesso commesso da chi ha una carta di credito

L’uso di ogni mezzo di pagamento, contante compreso, può avvenire con degli errori di svariata gravità. Ciò è particolarmente evidente quando si ha a che fare con gli strumenti di credito, proprio come le carte tanto diffuse, un vero amore/odio per i contribuenti. Come anticipato, però, c’è un problema specifico su cui i consulenti stanno portando l’attenzione nell’ultimo periodo, in ragione delle più frequenti richieste di credito.

In particolare, tutto ruota intorno all’anticipo di contante, che è spesso ottenuto attraverso le carte di credito più diffuse, ma previsto anche da molti strumenti analoghi. Per esempio, è possibile chiedere l’anticipo di contanti anche attraverso gli istituti di credito (realizzando nei fatti un piccolo prestito), che prevedono soluzioni apposite per chi ha bisogno di liquidità. Chi già possiede e usa regolarmente una carta di credito, però, fa più in fretta a saltare al passaggio diretto e prelevare il denaro sfruttando la funzione “pay later”.

Come avviene anche quando la carta di credito viene utilizzata senza prelievo di contante, l’importo viene rimborsato in un momento successivo (nel limite di quanto concesso) in un’unica soluzione oppure a rate. L’unica differenza è che la somma viene prelevata in contanti, che comunque restano ancora oggi molto utili per gestire i pagamenti quotidiani e in generale le spese di lieve entità. In questo modo i soldi della carta di credito non vengono subito usati per l’acquisto di beni o servizi, ma prestati direttamente al correntista.

Il problema principale, tuttavia, è che l’anticipo di contanti ha condizioni solitamente svantaggiose per i cittadini (come pure per gli istituti stessi). Il prelievo vede infatti:

  • una commissione alta, di norma tra il 3% e il 5% dell’importo prelevato;
  • tassi di interesse più elevati rispetto a quelli applicati sugli acquisti fatti con carta di credito. Per esempio, se questi ultimi hanno un Taeg del 15% si può arrivare mediamente anche al 25% per l’anticipo in contanti;
  • l’assenza del periodo di grazia, con gli interessi che cominciano a maturare il giorno stesso dell’avvenuto prelievo del denaro.

Rispetto all’uso diretto della carta di credito, che comunque gli esperti ritengono debba essere limitato o quantomeno usato con prudenza, l’anticipo di contanti è quindi molto più costoso nel suo complesso. Questo però non è l’unico aspetto da prendere in considerazione, anche se in generale conviene rivolgersi ad altri strumenti per la liquidità e proprio in quest’ambito troviamo l’altra faccia del problema.

Molti istituti di credito, nel dettagliano, interpretano l’anticipo di contanti - soprattutto quando richiesto di frequente - come un cattivo segnale creditizio. Alla lunga, specialmente se vengono messi in atto altri comportamenti compromettenti, pur banali se visti singolarmente, ciò può rendere difficile l’accesso al credito. Bisogna aggiungere, inoltre, che fin troppo spesso restituire il denaro ricevuto con la carta di credito è più difficile di quanto si pensi.

Se si considera che con il contante ci sono pressioni ancora più elevate e che comunque gli esperti suggeriscono di non usare il limite della carta (restando addirittura sotto al 30% del plafond disponibile), è presto compreso che è necessaria cautela. Altrimenti, si possono perdere molti soldi, tra commissioni, interessi e crediti negati.

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