Elon Musk licenzia tutti. E mette un ventenne alla guida dei suoi ingegneri dell’intelligenza artificiale

Ilena D’Errico

9 Ottobre 2025 - 01:10

Ancora licenziamenti di massa sotto il pugno fermo di Elon Musk, che per i suoi ingegneri dell’intelligenza artificiale (sempre meno) affida la guida a un ventenne.

Elon Musk licenzia tutti. E mette un ventenne alla guida dei suoi ingegneri dell’intelligenza artificiale

Non passa settimana senza qualche controversa decisione di Elon Musk, che sa scatenare polemiche quasi bene quanto sa fare il suo lavoro. Forse è proprio questa irriverenza parte della sua genialità, perché sì, tutti devono riconoscerlo, il successo di Musk è indiscusso. I numeri che ottiene, non soltanto economicamente parlando, sono troppo alti per avere dubbi sulle sue capacità. Per onestà intellettuale bisogna quindi leggere con più apertura le sue scelte, senza nascondersi dietro a scontri ideologici. Questa volta, o per meglio dire, ancora una volta, a far discutere sono i maxi-licenziamenti di Musk.

Buona parte del team dedicato allo sviluppo di Grok, chatbot basato sull’intelligenza artificiale, è stato congedato senza mezze misure. In compenso, una nuova giovanissima figura entra a far parte della squadra di xAI come responsabile degli ingegneri dell’intelligenza artificiale del magnate. E sicuramente c’è molto da dire sul piano etico e morale, visto che anche in quest’occasione centinaia di persone hanno perso il lavoro, venendo salutate senza convenevoli o riconoscimenti di sorta. Le decisioni di Musk, tuttavia, ci dicono molto sul mondo del lavoro e sul settore tecnologico. Spunti che ognuno è libero di trarre come preferisce, anche eventualmente per contrastare la rincorsa capitalistica privata rappresentata da Musl, ma che comunque hanno tanto da insegnare.

Musk licenzia tutti (ancora) per l’IA

Lasciare a casa centinaia di dipendenti per dare un ruolo direttivo a un nuovo assunto appena ventenne può sembrare la tipica bizzarria di Elon Musk, una scelta impulsiva e volutamente sfacciata. In realtà, per la concezione di vita e di impresa del miliardario questo passaggio è perfettamente coerente, per quanto comprensibilmente indignante. Il team di circa 1.500 lavoratori assunto per l’addestramento dell’IA risultava ora eccessivamente grande e oneroso per il livello raggiunto dal chatbot Grok, sviluppato dall’azienda xAI. Finiti i compiti per la formazione del chatbot, la maggior parte del personale è risultata superflua per l’azienda. Non sono più necessari così tanti tutor per l’intelligenza artificiale, anche perché lo stesso progresso dell’IA consente a xAI di lavorare allo sviluppo contando solo su una cerchia ristretta di dipendenti.

Così, circa 500 lavoratori sono stati licenziati, compresi diversi dirigenti senior. È tanto allarmante quanto ovvio che una delle prime aziende a concretizzare la paura collettiva, la sostituzione degli esseri umani dalle intelligenze artificiali, sia proprio quella di Musk. La sorpresa più grande, infatti, è stata soprattutto apprendere della rapida scalata di Diego Pasini. Diplomato nel 2023, oggi ha vent’anni ed è in congedo dall’università, già a capo di un migliaio di persone per una delle aziende più note (e discusse) presenti.

A vent’anni guida gli ingegneri dell’intelligenza artificiale di Musk

Musk non ha mai fatto un mistero della sua politica aziendale, né per la capacità di ultimare licenziamenti di massa senza battere ciglio né per la valorizzazione del criterio meritocratico a dispetto di anzianità ed esperienza. Pasini, peraltro, ha dimostrato le sue capacità vincendo un hackathon xAI, una sorta di concorso per l’azienda in cui vari professionisti si mettono in gioco ed entrano a contatto con realtà del settore.

Così, il giovane è entrato nell’azienda di Musk facendosi notare fin da subito per le sue capacità. Probabilmente, tuttavia, la sua scalata è stata aiutata - quantomeno a livello di velocità - dalle capacità direttive e di gestione dimostrate in così poco tempo. Appena avvicinato alla guida del progetto, infatti, non ha esitato a decretare il licenziamento di circa 100 dipendenti, giudicando che non avessero apportato alcun valore aggiunto al lavoro e che non fosse necessario proseguire il rapporto.

Senza voler minimizzare le capacità professionali in senso stretto, di cui sicuramente ha dato prova per arrivare a una posizione di tale rilievo in xAI, Diego Pasini è partito con un piede in vantaggio: la totale comprensione e condivisione della mentalità di Musk, nel mondo di valutare l’azienda e rapportarsi con i lavoratori. Non resta ora che scoprire quali altri cambiamenti apporterà e come si evolverà xAI d’ora in poi.

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