Neuralink: Elon Musk collegherà il cervello umano ai computer

Marco Ciotola

17 Luglio 2019 - 21:00

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Sembrerebbe uno scenario fantascientifico, ma è il progetto della startup di Elon Musk: potrebbe permettere ai paraplegici di controllare i dispositivi col pensiero, ma non solo

Neuralink: Elon Musk collegherà il cervello umano ai computer

Non è mai banale Elon Musk, dalla sua quotidianità fatta di razzi e auto elettriche, passando per le idee rivoluzionarie su tecnologia e società e le dichiarazioni pubbliche sempre in grado di scatenare un putiferio.

È per questo che l’annuncio dell’imminente diffusione di nuove informazioni riguardo la sua ultrasegreta startup, Neuralink, ha creato un’atmosfera di grande attesa negli ultimi giorni.

Attesa più che mai giustificata dalle dichiarazioni di ieri, che hanno prefigurato senza mezzi termini un vero e proprio progetto di ’chirurgia celebrale’, volto a sviluppare un sistema di trasmissione dati tra persone e computer.

A dire la verità, Musk aveva già espresso intenzioni simili diversi mesi fa. Ma oggi, di fronte alla vasta platea della California Academy of Sciences di San Francisco e con documentazioni ed esperimenti a supporto, sembra essersi concretizzata la prima fase di un progetto all’apparenza fantascientifico.

Già testato con successo sui topi e su una scimmia, il sensore ideato da Neuralink si impianta nel cervello permettendo di controllare smartphone e computer col pensiero.

Per farlo, è necessario fare 4 fori di 8 mm nel cranio dei pazienti e utilizzare fili per collegare il chip al cervello “più sottili di un capello umano”.

Neuralink: Elon Musk collegherà il cervello umano ai computer

La società ha creato e testato (solo su animali) un dispositivo in grado di leggere i comandi umani attraverso il pensiero.

Nel report relativo alle ricerche finora effettuate, pubblicato ieri sera, si fa riferimento a 19 interventi chirurgici sugli animali. Questi ultimi sono stati collegati tramite il loro cervello ai computer, con un software che registrava e analizzava la loro attività cerebrale; la percentuale di successo è stata dell’87%.

Si tratta - ha spiegato Elon Musk - di un passaggio chiave nel collegamento uomo-macchina, finora immaginato in letteratura e cinema ma mai davvero pensato come possibilità concreta.

L’applicazione nel quotidiano? La più utile a cui fare riferimento - prosegue il visionario padre di Tesla e Space X - è quella che vede l’impianto fare da gambe e braccia dei paraplegici, che potrebbero colmare le lacune fisiche grazie al collegamento cervello-computer.

Ma il fine vero dei piani di Neuralink resta quello di arrivare alla creazione di “superintelligenze digitali”.

La compagnia - che ha raccolto più di 150 milioni di dollari dagli investitori, oltre ai 100 milioni dello stesso amministratore delegato Musk - scommette in primis sul fatto che moltissime persone sceglieranno presto di diventare “ciberneticamente migliorate”:

“Sembrerà piuttosto strano, ma alla fine raggiungeremo la simbiosi con l’intelligenza artificiale. Non si tratta di un passaggio obbligatorio per le persone: puoi sceglierla solo se la vuoi, ma è qualcosa che penso possa essere davvero importante a livello di civiltà”

, ha spiegato Musk durante la conferenza stampa di ieri sera a San Francisco.

Secondo il Presidente di Neuralink, Max Hodak, i pazienti che si sottoporranno a un procedimento simile saranno in grado di inserire parole in un messaggio di testo o in una e-mail semplicemente pensandole, potranno navigare in internet mentalmente e, in futuro, potrebbero essere in grado di “scaricare una nuova lingua nel loro cervello”, o “scambiare digitalmente pensieri” con qualcun altro.

Intanto la startup mira ad ottenere entro il 2020 i permessi dalla U.S. Food and Drug Administration per dare il via alla sperimentazione sull’uomo, destinata ai pazienti paraplegici.

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