Candidati Movimento 5 Stelle elezioni europee: le liste ufficiali

Alessandro Cipolla

16 Aprile 2019 - 11:35

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Il Movimento 5 Stelle ha scelto i propri candidati per le elezioni europee: dopo i nomi dei 76 che saranno nelle liste, sempre con il voto online degli attivisti sono state confermate le cinque capilista proposte da Luigi Di Maio.

Candidati Movimento 5 Stelle elezioni europee: le liste ufficiali

Continuano le grandi manovre in vista delle elezioni europee di fine maggio, con tutti i partiti che dopo aver presentato i loro simboli hanno ora scelto i candidati da presentare nelle cinque circoscrizioni.

Non fa eccezione il Movimento 5 Stelle che, come da tradizione, anche in queste elezioni europee hanno scelto i propri candidati tramite il voto online: in totale si sono presentati in 2.600 aspiranti europarlamentari, rimasti inizialmente in 200 dopo il primo turno.

Una settimana dopo si è svolto il secondo turno dove sono stati indicati i 76 candidati che saranno presenti nelle liste del Movimento 5 Stelle. L’ultimo step è stato poi la conferma della cinque capilista, che in precedenza erano state indicate da Luigi Di Maio.

Il Movimento 5 Stelle alle elezioni europee

Saranno cariche di diversi significati le prossime elezioni europee. Dopo la nascita del “governo del cambiamento”, non sono mancate le tensioni tra la maggioranza gialloverde e l’Unione Europea.

Dopo i primi screzi in estate sul tema dell’immigrazione, lo scontro frontale è avvenuto in autunno quando la Commissione ha bocciato la legge di Bilancio italiana, salvo poi non procedere con una procedura d’infrazione dopo i correttivi apportati dal governo Conte alla manovra.

Sia la Lega che il Movimento 5 Stelle da mesi così ripetono che, dopo il voto delle europee, le cose cambieranno a Bruxelles, auspicando un exploit delle forze più euroscettiche in tutti i paesi dell’Unione.

Oltre a questo il voto comunitario sarà anche un’occasione per i due partiti di governo per misurare il proprio peso elettorale. Con i sondaggi che indicano tutti la Lega come primo partito del paese, i pentastellati puntano a recuperare terreno per ribadire anche una sorta di leadership all’interno della maggioranza.

I candidati 5 Stelle

Nel 2014 il Movimento 5 Stelle, un anno dopo essere sbarcato in Parlamento, si confermò come forza politica ormai radicata nel paese prendendo alle europee il 21,16% dei voti e eleggendo così 17 europarlamentari.

Un buon risultato che però dovrebbe essere migliorato nel 2019. I sondaggi sulle elezioni europee infatti stimano che i pentastellati, al momento, potrebbero eleggere 18 europarlamentari.

La selezione dei candidati, come prassi, sta avvenendo tramite il consueto voto online riservato agli iscritti che è diviso in due momenti, con una prima votazione che ha ridotto la platea a 200 candidati dai 2.600 che si erano inizialmente presentati.

Il secondo turno ha determinato la scelta dei 76 candidati che saranno presenti nelle liste delle cinque circoscrizioni, con i capilista che sono stati indicati da Luigi Di Maio in qualità di capo politico del Movimento.

L’ultima votazione online è servita quindi per esprimersi sui capilista scelti dal vicepremier. Anche se non sono mancati tanti voti contrari, alla fine sono state tutte confermate dagli attivisti.

Nord Occidentale

La capolista scelta è Mariangela Danzì, è un’esperta di pubblica amministrazione che in passato ha fatto parte dell’Anac, l’agenzia nazionale contro la corruzione, oltre a essere stata segretario generale dei comuni di Genova e Savona.

Nei voti precedenti per indicare gli altri candidati in lista, netta predominanza femminile per la circoscrizione Nord-Ovest, con la eurodeputata uscente Eleonora Evi che è stata la più votata.

Alle sue spalle si è posizionata Tiziana Beghin, altra eurodeputata in carica, con l’avvocatessa Silvia Malivindi arrivata terza. Per l’alternanza dei generi, se ci sarà una capolista donna al secondo posto ci dovrà essere un uomo con Eugenio Casalino, consigliere regionale lombardo, che è stato il più votato tra i maschietti.

Nord Orientale

La capolista indicata è Sabrina Pignedoli, una giornalista che negli ultimi anni si occupata molto di’Ndrangheta e che grazie alle sue inchieste ha fatto luce sulle infiltrazioni malavitose al Nord.

Nel Nord-Est la più votata è stata Viviana Dal Cin, storica attivista di Vittorio Veneto che alle politiche del 4 marzo 2018 è stata la prima non eletta del Movimento nella sua circoscrizione.

Dietro di lei si è posizionata Alessandra Guatteri, consigliere comunale a Reggio Emilia, mentre in terza posizione e primo tra gli uomini troviamo l’attuale eurodeputato Marco Zullo.

Centro

Al Centro la scelta è ricaduta come capolista su Daniela Rondinelli, una economista che fa parte del Consiglio di Gabinetto della presidenza del Cese, il Comitato Europeo che si occupa dei temi del lavoro e in difesa dei lavoratori

Nella circoscrizione il primatista è stato l’eurodeputato uscente, nonché vice presidente del Parlamento Europeo, Fabio Massimo Castaldo che è stato quello più votato in assoluto in questo voto online.

Al secondo posto c’è Filippo Nogarin, che ha rinunciato a ricandidarsi alle elezioni amministrative di Livorno per tentare l’avventura europea. Prima tra le donne invece è l’eurodeputata Laura Agea.

Sud

Come capolista la scelta di Di Maio è ricaduta su Chiara Gemma, docente di pedagogia speciale (si occupa soprattutto dei diritti delle persone diversamente abili) all’Università di Bari

L’avvocatessa di Napoli Laura Ferrara, attuale eurodeputata, è stata la più votata nella circoscrizione Meridionale e per molti sarebbe dovuta essere la capolista pentastellata.

Alle sue spalle il già collega negli ultimi cinque anni a Strasburgo Piernicola Pedicini, con la terza candidata a ricevere i maggiori voti che è stata Isabella Adinolfi, anche lei eurodeputata uscente.

Isole

Infine l’ultima donna capolista scelta è Alessandra Todde, amministratrice delegata di Olidata che è stata inserita nell’elenco delle 50 donne in Italia più influenti nel mondo delle tecnologie.

Nella circoscrizione Isole, la più piccola delle cinque e che prevede di conseguenza meno candidati in lista, il più votato è stato Ignazio Corrao che in Europa ha svolto finora il ruolo di capo delegazione degli eurodeputati pentastellati.

Dietro di lui si è posizionato l’ex inviato de Le Iene Dino Giarrusso che già aveva provato senza successo a entrare in Parlamento, mentre tra le donne la prima è l’avvocatessa siracusana Flavia Di Pietro.

La legge elettorale delle elezioni europee

La legge elettorale delle elezioni europee per quanto riguarda l’Italia è un proporzionale puro con una soglia di sbarramento fissata al 4%. Non sono previste coalizioni ma più partiti possono allearsi e presentarsi in un’unica lista.

L’Italia per l’occasione verrà divisa in cinque circoscrizioni:

  • Italia Nord-Est: Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna
  • Italia Nord-Ovest: Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria
  • Italia Centrale: Toscana, Lazio, Umbria, Marche
  • Italia Sud: Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria
  • Italia Isole: Sicilia, Sardegna

Ogni lista dovrà presentare venti candidati per ogni circoscrizione, eccezion fatta per la circoscrizione Isole dove i candidati saranno invece otto.

In totale l’Italia andrà a eleggere 76 deputati, saranno 73 se anche il Regno Unito dovesse prendere parte a queste elezioni europee, così ripartiti tra le cinque circoscrizioni:

  • Nord-Est: 20 deputati
  • Nord-Ovest: 14 deputati
  • Centro: 14 deputati
  • Sud: 17 deputati
  • Isole: 8 deputati

Questa suddivisione è stata decisa rispondendo a criteri demografici, mentre ancora c’è da capire come verranno ripartiti gli eventuali 3 seggi extra che saranno attribuiti all’Italia in caso di una non partecipazione al voto del Regno Unito.

Le liste che supereranno la soglia del 4% a livello nazionale, si vedranno assegnare in maniera proporzionale ai voti presi un numero di seggi, che poi verranno ripartiti tra i vari listini delle circoscrizioni sempre in modo proporzionale.

Ogni elettore potrà esprimere fino a tre voti di preferenza all’interno di una lista. Per garantire una rappresentanza di genere, se le tre preferenze saranno espresse tutte allo stesso genere, sia la seconda che la terza verranno annullate.

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