Elezioni Umbria voto Rousseau: i due quesiti del M5S per il patto con il PD

Alessandro Cipolla

20/09/2019

20/09/2019 - 11:29

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Il Movimento 5 Stelle terrà una doppia votazione su Rousseau in merito alle elezioni regionali in Umbria: dopo aver scelto chi farà parte del listino, gli attivisti certificati ora devono decidere se sostenere un candidato civico appoggiato da altre forze politiche, anche dal Partito Democratico.

Elezioni Umbria voto Rousseau: i due quesiti del M5S per il patto con il PD

Sarà doppio il voto che gli attivisti certificati umbri del Movimento 5 Stelle sono chiamati a esercitare giovedì 19 e venerdì 20 settembre, con entrambi i quesiti che verteranno sulle elezioni regionali in Umbria che si terranno il 27 ottobre.

Per prima cosa su Rousseau si è dovuto determinare chi tra gli aspiranti consiglieri regionali entrerà a far parte del listino del Movimento 5 Stelle per queste elezioni regionali. Il secondo voto invece, quello di venerdì, verterà su quello che è stato denominato il “Patto civico per l’Umbria”.

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Anche se nel quesito non si cita mai direttamente il Partito Democratico, appare scontato che i 5 Stelle con questa nuova votazione su Rousseau abbiano l’intenzione di chiedere l’approvazione ai propri iscritti umbri di una eventuale alleanza con il centrosinistra, a patto però che il candidato governatore sia un civico e non un politico.

M5S: doppio voto sulle elezioni regionali in Umbria

Da quella che sarà la scelta degli attivisti certificati umbri potrebbe dipendere anche il futuro politico del Paese. Non è un’esagerazione, visto che su Rousseau si chiederà di dare il via libera a una storica alleanza anche a livello locale con il Partito Democratico.

Prima però nella giornata di giovedì gli iscritti hanno espresso fino a due preferenze per determinare chi saranno i candidati che formeranno la lista del Movimento 5 Stelle alle elezioni regionali in Umbria.

Molto più delicato sarà il voto sempre su Rousseau di venerdì 20 settembre. Dalle ore 10.00 fino alle 19.00, gli attivisti infatti si dovranno pronunciare sul cosiddetto “Patto civico per l’Umbria” che verterà su questo quesito:

Sei d’accordo con la proposta avanzata dal capo politico del “patto civico per l’Umbria”, sostenendo alle elezioni regionali un candidato presidente civico, con il sostegno di altre forze politiche?

Nel caso dovesse vincere il Sì, si dovrà poi individuare insieme alle altre forze politiche un candidato governatore che dovrà però essere civico. Anche se non viene citato direttamente, è chiaro il riferimento a una possibile alleanza con il Partito Democratico.

In Umbria il PD per non perdere il timone della Regione ha deciso di affidarsi su Andrea Flora, presidente di Confcooperative che però potrebbe pagare lo scotto di essere ormai identificato come il candidato dem.

Se dovesse arrivare il via libera da parte di Rousseau, il Movimento potrebbe chiedere alla coalizione di centrosinistra di convergere su un altro nome come quello della sindaca di Assisi Stefania Proietti. Senza un accordo, i grillini potrebbero scegliere di andare per la loro strada magari insieme ad altre liste civiche.

A prescindere di chi sarà il candidato, un patto tra 5 Stelle e PD porterebbe almeno a livello locale a un ritorno di quel bipolarismo centrodestra-centrosinistra che ha segnato la scena politica della Seconda Repubblica, fino all’irruzione proprio dei pentastellati.

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