Ecobonus 110%, pronto il decreto Mise asseverazioni: moduli e modalità di trasmissione

Rosaria Imparato

5 Agosto 2020 - 16:42

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Ecobonus 110%, il 5 agosto 2020 il Mise ha pubblicato il decreto attuativo sulle asseverazioni: ecco i due moduli, le modalità di trasmissione all’Enea e i requisiti del tecnico abilitato. Iniziano, inoltre, i controlli dell’Enea sulla veridicità dei documenti inoltrati.

Ecobonus 110%, pronto il decreto Mise asseverazioni: moduli e modalità di trasmissione

Ecobonus 110%, il decreto attuativo Mise sulle asseverazioni è pronto: è stato pubblicato il 5 agosto 2020.

Il provvedimento a firma del ministro Stefano Patuanelli contiene in allegato i due moduli da trasmettere agli organi competenti, tra cui l’Enea, per gli interventi di miglioramento della classe energetica previsti dal decreto Rilancio.

Questo decreto, oltre a descrivere le modalità di trasmissione delle asseverazioni, segna anche il via per i controlli per attestare la correttezza degli attestati.

L’asseverazione potrà avere ad oggetto gli interventi conclusi o in uno stato di avanzamento delle opere per la loro realizzazione, nella misura minima del 30% del valore economico complessivo dei lavori preventivato.

Ecobonus 110%, pronto il decreto Mise asseverazioni: i moduli

Si aggiunge un altro tassello al profilo normativo dell’ecobonus 110%: il ministro Mise Stefano Patuanelli ha firmato, il 5 agosto 2020, il decreto attuativo sulle asseverazioni.

Decreto attuativo Mise asseverazioni ecobonus 110% - 5 agosto 2020
Clicca qui per scaricare il file.

È invece ancora in fase di completamento l’iter per ottenere il concerto del MEF, MATTM e del MIT sul decreto attuativo che definisce i requisiti tecnici per il Superbonus e il Sismabonus al 110%. Manca anche la piattaforma per la cessione dei crediti e il provvedimento attuativo dell’Agenzia delle Entrate, che regolamenterà la cessione del credito e lo sconto in fattura.

Come anticipato, dovrà essere un tecnico abilitato e iscritto a un Ordine professionale a rilasciare l’asseverazione.

Il testo del decreto attuativo infatti esplicita la richiesta di apposizione del timbro professionale attestante che sia iscritto all’Albo professionale e di svolgimento della libera professione.

Il decreto asseverazioni riporta due allegati:

  • il primo, per l’asseverazione a fine lavori (sempre necessaria);
  • il secondo, per quella redatta a stato avanzamento lavori.
Decreto attuativo asseverazioni Mise - allegato 1 (fine lavori)
Clicca qui per scaricare e compilare il file.
Decreto attuativo asseverazioni Mise - allegato 2 (stato avanzamento lavori)
Clicca qui per scaricare e compilare il file.

Ecobonus 110%, decreto attuativo Mise: modalità di trasmissione dell’asseverazione

Il testo del decreto si occupa anche di esplicitare le modalità di trasmissione dell’asseverazione.

L’asseverazione, previa registrazione da parte del tecnico abilitato, è compilata on-line nel portale informatico ENEA dedicato, secondo i modelli allegati del precedente paragrafo.

Il tecnico dovrà poi stampare il modello compilato, firmarlo in ogni pagina e apporre il timbro professionale sulla pagina finale. A questo punto, l’asseverazione va digitalizzata e trasmessa a Enea online entro 90 giorni dal termine dei lavori.

A seguito della trasmissione, il tecnico abilitato riceve la relativa ricevuta, che riporta il codice univoco identificativo attribuito dal sistema.

Le comunicazioni tra ENEA e il tecnico abilitato, a eccezione della comunicazione delle eventuali sanzioni, avvengono tramite l’area personale riservata allo stesso nel portale informatico Enea.

Ecobonus 110%, i controlli a campione dell’Enea sulle asseverazioni

Con la pubblicazione del decreto attuativo sulle asseverazioni, il Mise dà anche il via ai controlli sulla correttezza dei certificati allegati per ottenere l’ecobonus al 110%. Sarà infatti l’Enea a occuparsi dei controlli a campione su almeno il 5% delle asseverazioni caricate sul portale (anche su quelle presentate prima del 1° luglio 2020).

Nello specifico, Enea dovrà verificare che ci sia un’apposita dichiarazione per:

  • la sussistenza dei requisiti soggettivi del beneficiario previsti dal decreto Rilancio;
  • la rispondenza di tutti gli interventi ai requisiti tecnici previsti;
  • la sussistenza dei requisiti dell’edificio;
  • la congruità degli interventi rispetto ai costi specifici;
  • la corretta e completa compilazione e datazione dell’asseverazione;
  • la presenza della polizza professionale, con adeguato massimale di copertura.

Terminati i controlli con esito positivo, Enea rilascerà la ricevuta informatica, con tanto di codice identificativo della domanda. La ricevuta conterrà anche l’evidenziazione della caratteristica “stato di avanzamento lavori” o “intervento realizzato” a seconda del tipo di asseverazione inviata.

Tra l’asseverazione di stato avanzamento lavori e quella di chiusura degli stessi non possono passare più di 48 mesi: in questo caso, Enea comunica la mancata conclusione dei lavori all’Agenzia delle Entrate.

Le sanzioni per le asseverazioni infedeli verranno irrogate dal Mise, e arrivano fino a 15.000 euro per ogni attestato falso rilasciato.

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