La massimizzazione del ritorno sull’obbligazionario passa per l’assunzione di qualche rischio in più: meglio quello sovrano o quello valutario?
È un luglio pieno di tensioni quello che stanno vivendo gli operatori finanziari sui vari asset di riferimento. L’azionariato italiano resta sui massimi e ancora ingabbiato in una trading range che fatica a prendere direzione: al rialzo o al ribasso?
L’obbligazionario, invece, sembra relativamente più chiaro nelle intenzioni. Ossia rendimenti in discesa sul tratto medio-corto della yield curve, e ritorni più alti sulle lunghissime scadenze. Anzi, più distante è il rimborso e più bassa la cedola nominale annua, e più convinte sono le vendite a beneficio degli yield. Tra le emissioni extra-MEF, invece, ecco un bond sovrano rating AA che rende l’1,1% annuo in più del 3,57% del BTP 10y.
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