Dimenticare il caricabatterie dello smartphone e di altri dispositivi alla presa elettrica ha un notevole peso sulla bolletta. Ecco quanto ci fa spendere in più
Il nostro uso dello smartphone è diventato talmente elevato da costringerci a ricaricarlo una o due volte al giorno. E con questa frequenza di ricarica è facile dimenticarsi il caricabatterie attaccato alla presa elettrica.
Un’abitudine sbagliata che, come stiamo per scoprire, potrebbe far aumentare la bolletta anche di 100 euro all’anno. Vediamo perché, quanto consumano i dispositivi di ricarica e come iniziare a prendere alcune buone abitudini che potrebbero aiutare il nostro conto in banca.
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Quanto costa un caricabatterie sempre attaccato all’impianto
Esistono vari modelli di caricabatterie, ma in linea di massima quelli più comuni consumano tra 0,1 e 0,5 watt ogni ora che vengono lasciati attaccati senza telefono.
In un anno fanno più o meno 4,5 kWh che, alla luce dell’attuale prezzo dell’energia, costano tra 1 e 2 euro.
Potrebbe sembrare una cifra irrisoria o uno scherzo, ma proviamo a fare il giro della casa e a contare tutti i caricabatterie che rimangono sempre attaccati, non solo dello smartphone. Sicuramente, se non viviamo da soli, ne abbiamo almeno 5. Forse anche 10.
Sommati insieme fanno circa 10-15 euro. Anche in questo caso stiamo parlando di piccole somme ma queste vanno ad aggiungersi a quelle dei “consumi fantasma” che, come stiamo per scoprire, possono arrivare a pesare per il 10% sulla spesa annuale per l’energia elettrica.
Il problema del “consumo fantasma”
Il consumo fantasma è quella parte di energia che i vari dispositivi collegati alla rete richiedono anche quando non vengono usati e restano in modalità stand-by.
Una “richiesta” multipla che va tenuta in considerazione, se pensiamo che un router Wi-Fi sempre collegato ci costa in media 20 euro l’anno e una Smart TV in stand-by consuma quanto una lampadina accesa h24.
Gli esperti, alla luce dei costi attuali dell’energia, stimano che il consumo fantasma possa arrivare a rappresentare addirittura il 10% della bolletta elettrica annuale. Tradotto in cifre stiamo parlando di quasi 100 euro l’anno a famiglia se ci sono molti dispositivi collegati ogni giorno in contemporanea.
4 modi per risparmiare
La buona notizia è che che esistono alcuni trucchi molto semplici per risparmiare e ridurre gli sprechi elettrici. Il primo è quello di utilizzare una ciabatta elettrica munita di interruttore a cui collegare più dispositivi. Basterà ricordarsi di spegnerla la sera e il nostro conto in banca ringrazierà.
Se pensiamo di essere particolarmente smemorati possiamo sfruttare lo smartphone e impostare un promemoria per scollegare il caricabatterie una volta carico.
Il terzo trucco è quello di forzarsi a creare una routine virtuosa. Impegniamoci a staccare il caricabatterie tutti i giorni per una settimana. Dovrebbe bastare per interiorizzare la pratica.
L’ultimo consiglio è quello di fare un piccolo investimento sul lungo periodo. Ovvero acquistare un caricabatterie originale e di alta qualità. Il motivo? Consuma meno energia rispetto a quelli economici se rimane attaccato e permette di ricaricare lo smartphone in pochissimi minuti.
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