In casa abbiamo sicuramente un cassetto in cui abbiamo accumulato dei caricabatterie. Evitiamo di buttarli perché possiamo riutilizzarli in modi geniali
Negli ultimi anni le nostre case sono state letteralmente “invase” di dispositivi elettronici di ogni tipo. Dispositivi che, nella maggior parte dei casi, sono muniti di caricabatterie di varie fogge e dimensioni.
Se la nostra prima intenzione è quella di buttare i caricabatterie nel cestino perché sono rotti o obsoleti, forse dovremmo fermarci un attimo a riflettere. Questo perché con un po’ di manualità e un pizzico di fantasia possiamo trasformarli in nuovi oggetti utilissimi per abbellire la casa.
Vediamo come fare e qualche suggerimento per sfruttarli nel modo giusto.
Come riciclare i caricabatterie
I caricabatterie sono oggetti dalle potenzialità spesso inesplorate. Con un minimo di conoscenze di cavi ed elettricità, ad esempio, possiamo trasformare un caricabatterie con il cavo rotto in un caricabatterie USB universale adatto a vari tipi di dispositivi. Basta cambiare il cavo e la spina.
Un’altra ottima idea di riciclo è quella di utilizzarlo come alimentatore per una lampada a LED fatta in casa. Il caricabatterie è una fonte di corrente regolata e può tranquillamente far funzionare una striscia di LED o una lampada da scrivania. Provare per credere.
Se, invece, abbiamo conoscenze di elettronica più avanzate, possiamo usare il caricabatterie come fonte di energia low cost per progetti Arduino o Raspberry Pi. Per alimentare le schede di sviluppo a basso voltaggio i caricabatterie inutilizzati sono più che sufficienti.
L’altra opzione è quella di smontare il dispositivo di ricarica in tutte le sue componenti. Anche se non funziona più potremmo riciclare parti come il cavo o la spina per alimentare altri dispositivi a bassa tensione come le radio e i device elettronici più piccoli.
Se vogliamo impegnarci in queste semplici operazioni di riciclo, però, dobbiamo stare attenti a maneggiare i dispositivi con cura, visto che avremo a che fare con l’elettricità.
La prima cosa da verificare è che il caricabatterie non sia danneggiato o surriscaldato. La seconda è quella i utilizzare un multimetro per capire se ci sono anomalie nella tensione in uscita.
L’ultima avvertenza è quella di non utilizzare il dispositivo con device ad alto consumo o con tensioni incompatibili.
Infine, se abbiamo fantasia e amiamo l’arredamento fai da te possiamo utilizzare i cavi dei caricabatterie per dare un tocco di personalità a vasi, mensole e porta oggetti. Prendiamo i fili, tagliamo le spine e avvolgiamo vasi, scatole, cornici e tutto quello che ci viene in mente.
Usiamo del nastro adesivo o della colla per fissare i cavi agli oggetti e il gioco è fatto.
Come smaltire i caricabatterie nel modo giusto
Nelle situazioni in cui il riciclo e la riparazione non sono possibili, dobbiamo capire come smaltire i caricabatterie.
Questi dispositivi hanno componenti e materiali che potrebbero rivelarsi pericolosi per l’ambiente se li buttiamo tra i rifiuti domestici indifferenziati.
Per liberarci in maniera sicura dei caricabatterie abbiamo due strade: la prima è quella di depositarli al centro di riciclo locale. La seconda è quella di affidarli ai negozi di elettronica che organizzano programmi di raccolta e riciclo di dispositivi elettronici.
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