Ecco quanto rendono a ottobre €100.000 in buoni fruttiferi postali. Ma attenzione

Stefano Vozza

6 Ottobre 2025 - 11:55

Destinare un grosso capitale su prodotto garantito dallo Stato e sempre disponibili anche prima del termine: pro e contro della scelta

Ecco quanto rendono a ottobre €100.000 in buoni fruttiferi postali. Ma attenzione

Prendiamo un capitale oggettivamente corposo e immaginiamo di investirlo su un asset e un solo prodotto. Al riguardo ci sarebbe da fare una considerazione molto importante, ma l’esporremo più in avanti. Procediamo con ordine, dunque ecco quanto rendono a ottobre 100.000 € in buoni fruttiferi postali ma attenzione a quanto diremo poi.

I buoni che si possono acquistare solo presso Poste Italiane

Un criterio di classificazione dei buoni fruttiferi postali (BFP) è tra quelli che si possono acquistare sia online che allo sportello e quelli disponibili solo presso l’ufficio postale. Partiamo da quest’ultimi, tutti con una durata complessiva di 4 anni dal giorno dell’acquisto. Si tratta del buono:

  • Rinnova Prima, rivolto solo a chi un BFP del tipo dematerializzato prossimo alla scadenza (tranne il Dedicato ai minori e il 4 anni risparmiosemplice). Il Rinnova Prima va prenotato nei 30 giorni che precedono il termine del buono in possesso, e a scadenza rende l’1,75% annuo (1,54% netto). Al rimborso finale il netto maturato di sola ritenuta fiscale sarebbe di 6.287,665 €;
  • Soluzione Eredità, dedicato ai soli beneficiari di un procedimento successorio concluso presso Poste Italiane. Il rendimento annuo lordo a scadenza è dell’1,50% (1,32% netto), per un guadagno netto (di ritenuta) di 5.369,311 € sempre su ipotetici 100mila di partenza;
  • 4 anni risparmiosemplice, solo per chi attiva il Piano risparmiosemplice. L’emittente lo propone in 2 versioni, standard e premiale, e due relativi tassi finali: l’1,25% (1,10% netto) per lo standard, l’1,50% (1,32% netto) sull’altro. Il premiale è tuttavia legato al raggiungimento minimo di 24 sottoscrizioni periodiche nel Piano. Ora, sebbene possibile risulta difficile pensare a una serie di versamenti di grosse cifre sul buono, il cui obiettivo è invece quello di costituire un dato capitale a scadenza.

Investire 100.000 euro per 4 anni

Il resto dei BFP sono tutti acquistabili sia online che allo sportello, di cui due hanno una durata quadriennale e sono il Buono 4 anni Plus e del Buono Rinnova 4 anni.

Il 4 anni Plus non prevede requisiti particolari tranne i due standard valevoli per tutti. Cioè il possesso del libretto o c/c postale e l’attesa del termine per l’incasso del rendimento annuo a scadenza, fermo restando che i BFP si possono liquidare anche prima. Al termine dei 4 anni il Plus rende l’1,25% annuo lordo, per un ricavo netto (di sola ritenuta) di 4.457,71 €.
Invece il Buono Rinnova 4 anni è disponibile solo per chi, a partire dal 15/09/’24, ha rimborsato uno o più BFP o, a partire dall’1/10/’24 hai portato a termine uno o più depositi Supersmart. L’effettivo a scadenza è dell’1,50% annuo (1,32% netto) per un guadagno finale di 5.369,32 € su 100mila impegnati.

Investire sui buoni fruttiferi di lungo termine

Sul timeframe lungo troviamo 5 BFP, di cui uno riservato ai minori, due dal ritorno variabile e due dal ritorno fisso e già noto a priori.

Il Buono Dedicato ai Minori può arrivare a rendere fino al 5,00% annuo, tutto dipende dal tempo di effettivo possesso. Unico intestatario del titolo è il minore (l’emittente non ammette contestazioni) ed è disponibile fino ai suoi 16 anni e mezzo.
I guadagni finali sul Buono Soluzione Futuro e sul Buono Indicizzato all’Inflazione italiana non sono determinabili con esattezza in origine. L’Indicizzato dura 10 anni al termine dei quali il fisso è dello 0,60% annuo, a cui si aggiunge l’extra rendimento variabile dato dal carovita di periodo. Il Soluzione Futuro è rivolto ai clienti tra i 40 e i 54 anni di età e dipende a che età lo si acquista e da come viene “convertito” ai 65 anni: riscatto totale o rendita per 180 mesi?

Il Buono 3X4 prevede 4 step triennali per una durata complessiva di 12 anni e un 3,00% di rendimento annuo lordo a scadenza (2,67% netto). Su 100mila € ipotetici l’emittente riconosce 37.254,08 € di netto a scadenza.
Il Buono Ordinario dura 20 anni al termine dei quali il tasso annuo riconosciuto è del 2,50%, il 2,24% netto. Il ricavo qui salirebbe a 55.879,15 €, sempre al netto del solo 12,50% di ritenuta.

Ecco quanto rendono a ottobre 100.000 € in buoni fruttiferi postali ma attenzione

Ora va compresa un’altra faccenda, e cioè se la cifra impiegata costituisce il tutto o una parte del tutto il capitale disponibile da investire. Le buone regole di finanza raccomandano infatti di diversificare sempre gli strumenti in portafoglio, specie se la cifra è importante. In questo modo si ripartirebbe il rischio a (possibile) beneficio del ritorno finale.

Nel caso dei BFP, per esempio, il rischio non è solo quello emittente (sono garantiti dallo Stato Italiano) ma anche il rischio tassi. Ad esempio potrebbe avvenire di impegnare il capitale a lungo termine a interesse Y e poi dopo 2-3 anni i rendimenti offerti raddoppiano. Qui converrebbe chiudere il prodotto acquistato ed effettuare lo switch di strumenti.
Quanto ai rendimenti, invece, l’aggiunta di piccole fiche di prodotti più o meno rischiosi potrebbe giovare all’effettivo complessivo finale, specie sul lungo termine.

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