Ecco le cartelle esattoriali inesigibili che saranno cancellate senza rottamazione dal 2026

Patrizia Del Pidio

28 Settembre 2025 - 11:15

Dal 1° gennaio 2026 diventerà operativo il discarico delle cartelle esattoriali che cancellerà i debiti inesigibili che l’Ader non è riuscita a riscuotere. Come funziona e chi riguarda?

Ecco le cartelle esattoriali inesigibili che saranno cancellate senza rottamazione dal 2026

Con la riforma della riscossione è stato introdotto il discarico automatico delle cartelle esattoriali. La misura entra in vigore dal 1° gennaio 2026 e consentirà la cancellazione di alcune cartelle esattoriali. Chi riguarda la novità e quali saranno i debiti cancellati? Non tutti coloro che hanno debiti con il Fisco saranno interessati dalla misura.

Con i cittadini in attesa della rottamazione quinquies e dell’eventuale saldo e stralcio che potrebbe accompagnarla, in molti hanno dimenticato che c’è anche un’altra misura già prevista che consente la cancellazione delle cartelle esattoriali. Con la riforma della riscossione sono molte le modifiche apportate alla normativa, una delle quali riguarda i piani di dilazione dei debiti fiscali. Se fino al 2024 era possibile spalmare la rateizzazione fino a un massimo di 72 rate e solo in casi eccezionali si poteva arrivare alle 120 rate, dal 1° gennaio 2025 è possibile chiedere dilazioni fino a 84 rate che possono essere allungate a 120 rate se si dimostra la situazione di disagio economico.

Quella che abbiamo appena illustrato è una novità importante che rende più agevole il pagamento dei debiti fiscali ed è rivolta a tutti i cittadini a cui, di fatto, viene dato più tempo per pagare gli eventuali debiti. Nonostante la portata di questa modifica, si è dato più risalto al discarico automatico delle cartelle, un’altra novità, che dal 2026 prevede che siano cancellate le cartelle esattoriali con debiti inesigibili.

Discarico automatico delle cartelle, come funziona?

Come funziona il discarico? Dal 1° gennaio 2026 le cartelle esattoriali affidate all’agente di riscossione (Agenzia delle Entrate-Riscossione) possono essere restituite all’ente creditore, se non riscosse entro 5 anni. A sua volta, l’ente, a cui questi crediti torneranno indietro, potrà decidere se affidarli nuovamente allo stesso agente di riscossione (nel caso emergessero le possibilità per poterle riscuotere), o se cancellare definitivamente il credito perché ritenuto inesigibile.

La misura non prevede la cancellazione di tutte le cartelle esattoriali non riscosse nel quinquennio, ma solo un discarico dei crediti dall’agente di riscossione all’ente impositore per permettere, tra l’altro, a quest’ultimo di togliere le somme dai bilanci.

Le polemiche sono state numerose, poiché molti ritengono che si tratti dell’ennesimo regalo nei confronti degli evasori che si troverebbero con i debiti cancellati a danno di chi è sempre in regola con i pagamenti.

Il discarico automatico delle cartelle andrà ad agire solo sui debiti che vengono considerati quasi impossibili da recuperare.

Le cartelle esattoriali inesigibili

Nel panorama fiscale italiano emerge drammaticamente il fenomeno delle cartelle esattoriali inesigibili. Nel magazzino del Fisco sono presenti oltre 1.272 miliardi di euro di cartelle esattoriali non riscosse di cui circa un terzo, è classificato come inesigibile. Si tratta dei debiti irrecuperabili perché riferiti a contribuenti che sono diventati irrintracciabili, sono deceduti o del tutto incapaci di saldare il debito per mancanza di liquidità.

Quando l’Agenzia delle Entrate-Riscossione non può avviare azioni esecutive come ipoteca, pignoramento o fermo, le somme non possono essere recuperate coattivamente. Se il debitore è, quindi, nullatenente non c’è modo di rientrare in possesso dei crediti. Queste cartelle esattoriali, inesigibili appunto, potrebbero essere cancellate dal 1° gennaio 2026.

I debiti vengono considerati inesigibili, ovvero altamente improbabili da riscuotere da parte del creditore, quando l’attività di recupero non ha dato gli esiti sperati.

Se il debitore è nullatenente come si può sperare di tornare in possesso delle somme di cui si è creditori? E ancora, se il debitore è deceduto da chi si pretenderà il pagamento del debito?

In tutti questi casi il debito è considerato inesigibile e sono proprio queste le casistiche per le quali si vuole prevedere la cancellazione automatica delle cartelle esattoriali. Continuare a vantare un credito, infatti, per l’ente creditore significa solo mantenere quelle somme (che non recupererà) nel proprio Bilancio.

Attualmente i crediti considerati inesigibili vengono cancellati, periodicamente, con lo stralcio delle cartelle esattoriali che può intervenire, quando previsto, sui debiti più vecchi e con importo non troppo alto (l’ultimo stralcio ha riguardato debiti che avevano almeno 8 anni e con importo che non superava i 1.000 euro). Prevedere un discarico automatico per questi debiti, quindi, farebbe venire meno il bisogno di prevedere periodicamente il “saldo e stralcio”.

Discarico cartelle esattoriali, cos’è e come funziona?

Il nuovo Testo Unico della Riscossione è in vigore dal 24 marzo 2025 e prevede l’applicazione dal 1° gennaio 2026 di quanto previsto dall’articolo 211, “Discarico automatico o anticipato”. La norma prevede che per tutte le cartelle esattoriali affidate all’Agenzia delle Entrate Riscossione e non riscosse entro il 31 dicembre del quinto anno successivo, sono automaticamente discaricate.

L’Agenzia delle entrate-Riscossione, in ogni caso, puo’ trasmettere in qualsiasi momento all’ente titolare del credito la comunicazione di discarico anticipato delle quote che le sono state affidate nel caso che si sia accertato:

  • il fallimento del debitore;
  • l’assenza di beni del debitore;
  • la mancanza di nuovi beni rispetto a quelli già presi in considerazione che non hanno consentito il recupero delle somme.

Al comma 3 del citato articolo 211 si sottolinea la possibilità del discarico delle cartelle anche prima che siano trascorsi i 5 anni, nei casi in cui il debito sia ritenuto inesigibile fin da prima.

Perché è stato previsto il discarico delle cartelle?

Togliere il carico dei debiti inesigibili all’Agenzia delle Entrate Riscossione significa permettere al personale di concentrarsi sui debiti effettivamente esigibili. Ricordiamo, infatti, che l’Agenzia è dotata di un personale al di sotto del proprio fabbisogno e destinare le energie di quest’ultimo a riscuotere crediti che difficilmente rientreranno, è sicuramente controproducente.

In ogni caso la cancellazione del debito dovrebbe basarsi non solo sul tempo che si è impiegato a riscuoterlo senza riuscirci, ma anche su altri fattori come ad esempio quanto tempo è trascorso dal momento che il debito è sorto, il suo ammontare, la stima delle possibilità di recupero e la situazione finanziaria del debitore (quest’ultimo dato potrebbe essere desunto dalla situazione dei conti correnti bancari, ad esempio).

La cancellazione non è per tutti

Dopo aver chiarito quali sono le cartelle esattoriali che saranno cancellate automaticamente dal 2026, ci si rende conto che è una novità che riguarda pochissimi cittadini e, tra l’altro, si tratta di soggetti per cui non cambia nulla se le cartelle esattoriali sono cancellate oppure no. Non avendo beni con cui rispondere dei propri debiti, infatti, non rischiano pignoramenti, ipoteche o fermo amministrativo.

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