Dove vedere il contratto di lavoro

Simone Micocci

23 Luglio 2025 - 14:37

Ecco dove vedere il contratto di lavoro e come fare. Gli strumenti a disposizione dei lavoratori dipendenti per controllare tutti i dettagli.

Dove vedere il contratto di lavoro

Molti dipendenti si chiedono come vedere il contratto di lavoro, per controllare cosa prevede o che sia stato registrato.

Conoscere nel dettaglio il proprio contratto di lavoro è indispensabile. Soltanto così è possibile sapere con sicurezza tutti i dettagli del rapporto di lavoro, dalla retribuzione ai benefici e alle tutele, passando per regole specifiche aziendali e molto altro ancora. Le regole generali previste dalla legge e quelle più specifiche dei Ccnl sono infatti affiancate in ogni rapporto lavorativo, senza poter sfavorire il dipendente, dalle previsioni contrattuali.

Oltretutto, è importante accertarsi che il datore di lavoro abbia rispettato l’obbligo di registrazione del contratto e che quest’ultimo sia coerente con il modello Unilav. Scopriamo dunque dove vedere il contratto di lavoro e come.

Dove vedere il contratto di lavoro

Il lavoratore potrebbe innanzitutto chiedere una copia del contratto di lavoro al datore. Quest’ultimo non è obbligato da una norma specifica, bensì dai reciproci doveri di correttezza e buona fede tra le parti. Il datore di lavoro deve quindi permettere al lavoratore, che per esempio ha smarrito la propria copia, di avere il contratto, anche soltanto indirizzandolo presso il commercialista. In ogni caso, il dipendente può vedere il contratto in autonomia presso:

  • l’Inps;
  • l’Agenzia delle entrate;
  • il Centro per l’impiego.

Tutti questi canali permettono di conoscere nel dettaglio le previsioni del contratto di lavoro e soprattutto verificare che sia registrato correttamente.

Come vedere il contratto di lavoro

Il dipendente può controllare il contratto di lavoro presso i siti web dell’Inps, dell’Agenzia delle entrate o del Centro per l’impiego territorialmente competente, ma anche prendendo un appuntamento in uno dei relativi uffici. Non ci sono grandi differenze pratiche tra le modalità, quindi ogni lavoratore può scegliere semplicemente il metodo più comodo, tenendo presente anche delle proprie necessità.

Non tutti i canali, infatti, garantiscono un’informazione completa. Per accedere a queste informazioni personali attraverso le procedure telematiche è comunque necessaria l’identità digitale, come Spid o Cie.

Per quanto riguarda il contratto di lavoro sul sito dell’Inps ci sono ben due sezioni a disposizione dell’utente. La prima, “Estratto conto Inps” permette di controllare i contributi versati e avere così conferma del rapporto di lavoro. È però dalla sezione “Inps Cip” che il dipendente può avere accesso al contratto, completo almeno nelle parti che interessano l’Istituto previdenziale, tra cui la retribuzione imponibile, permessi, congedi, benefici come l’Assegno unico e universale e così via. Questa seconda sezione, tuttavia, non ha valore certificativo, ma prettamente informativo/consultativo.

Altrimenti, è possibile consultare la Certificazione unica o il modello Unilav tramite l’Agenzia delle entrate o il Centro per l’impiego. La Cu deve in particolare essere fornita dal datore di lavoro ogni anno, in genere entro il mese di marzo, e fornisce un riscontro completo sui dettagli del rapporto di lavoro. Tramite il Centro per l’impiego è inoltre possibile consultare la scheda anagrafica personale, che deve essere aggiornata rispetto al rapporto di lavoro grazie alla trasmissione del modello Unilav da parte del datore di lavoro.

Altre informazioni sul contratto di lavoro

Tutte le modalità descritte consentono di consultare in modo semplice e veloce il contratto di lavoro, con tutte le informazioni più importanti. Per esempio, è possibile verificare in un attimo il livello di inquadramento, le mansioni assegnate, l’orario di lavoro, il Ccnl applicato, oltre ai dati previdenziali e contributivi. Ciononostante, il lavoratore potrebbe avere la necessità di controllare le previsioni contrattuali specifiche di obblighi tra le parti.

Per esempio, un periodo di preavviso più favorevole rispetto a quello previsto dal Ccnl o dalla legge, clausole di riservatezza, obblighi relativi al regolamento aziendale e così via. Per questo genere di informazioni è di norma necessario chiedere una copia del contratto sottoscritto al datore di lavoro o a chi per lui (come il commercialista o il consulente del lavoro).

Come già detto, il datore non può rifiutarsi di fornire una copia al dipendente. In caso di diniego è quindi preferibile inoltrare la propria richiesta in modo formale (meglio raccomandata a/r o pec) ed eventualmente tutelarsi come previsto dalla legge. Di solito questo genere di problematiche può risolversi in modo stragiudiziale, al più con la mediazione dei sindacati, ma la situazione deve essere valutata in base a tutte le circostanze utili.

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