Domanda fondo perduto MISE per le start up innovative: requisiti e spese ammesse

Rosaria Imparato

26 Maggio 2021 - 13:30

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Al via dal 24 giugno la domanda per il contributo a fondo perduto MISE dedicato alle start up innovative: vediamo i requisiti delle neo imprese e le spese ammissibili.

Domanda fondo perduto MISE per le start up innovative: requisiti e spese ammesse

Quasi tutto pronto per i finanziamenti a fondo perduto dedicati alle start up innovative con determinati requisiti: si può inviare la domanda a partire dal 24 giugno.

Le risorse messe a disposizione dal MISE ammontano a 9,5 milioni di euro: l’obiettivo è sostenere le spese connesse alla realizzazione di un piano di attività e sviluppo, oltre a favorire investimenti nel capitale di rischio delle start up innovative.

Vediamo le modalità di presentazione della domanda, a chi si rivolge e le spese ammesse, così come le caratteristiche dei progetti di lavoro.

Domanda fondo perduto per le start up innovative al via dal 24 giugno

L’agevolazione per cui il MISE ha stanziato 9,5 milioni di euro consiste in due forme di intervento:

  • i contributi a fondo perduto per l’acquisto di servizi forniti dalla rete di incubatori, acceleratori e altri enti abilitati;
  • investimenti nel capitale di rischio delle start-up innovative.

Possono presentare domanda per l’agevolazione le startup innovative con determinati requisiti, ovvero:

  • piccole dimensioni;
  • con sede in Italia;
  • costituite da meno di 24 mesi;
  • iscritte alla sezione speciale del registro delle imprese.

Le domande per accedere alle agevolazioni possono essere presentate al Soggetto gestore a partire dalle ore 12:00 del 24 giugno 2021, devono essere redatte in lingua italiana e devono essere compilate esclusivamente attraverso la procedura informatica messa a disposizione sul sito internet di Invitalia.

Le domande devono essere firmate digitalmente (nel rispetto di quanto disposto dal Codice dell’Amministrazione Digitale) dal legale rappresentante della società o, nel caso previsto all’art. 5.3 del decreto 18 settembre 2020, dalla persona fisica proponente per conto della società costituenda e devono essere corredate dalla documentazione indicata nella domanda medesima.

Per presentare domanda di agevolazione, specifica Invitalia, bisogna essere in possesso di un pre-accordo o un contratto che evidenzi il coinvolgimento di un ente abilitato nello sviluppo del progetto presentato.

Le domande presentate secondo modalità non conformi a quelle indicate verranno scartate. Le istanze saranno prese in carico dalla Soggetto gestore in base all’ordine cronologico di presentazione.

Il contributo a fondo perduto spettante può arrivare a un massimo di 10.000 euro per coprire fino all’80% delle spese ammissibili.

Il contributo è riconosciuto ai sensi del “de minimis” e nel rispetto dei limiti previsti dal regolamento (UE) n. 1407/2013, ai sensi del quale l’aiuto massimo concedibile per ciascuna “impresa unica” non può superare l’importo di 200.000 euro in tre anni.

Fondo perduto MISE per start up innovative: progetti ammessi

Per ottenere l’agevolazione che riguarda i contributi a fondo perduto, le imprese dovranno presentare dei progetti di sviluppo con le seguenti caratteristiche:

  • devono contenere una soluzione innovativa da proporre sul mercato, con un modello di business scalabile, da sviluppare nei dettagli operativi in una fase successiva;
  • devono mirare al valore delle competenze tecnologiche e manageriali all’interno dell’impresa, attraverso i soci e/o il team proposto, o con professionalità da reperire sul mercato;
  • siano nella fase di individuazione del mercato o siano vicini alla fase di test di mercato, con lo sviluppo di un prototipo (Minimum Viable Product) o con la prima sperimentazione del prodotto o servizio per misurare il gradimento dei potenziali clienti e/o investitori.

Di fondamentale importanza anche l’aspetto temporale: i progetti dovranno prevedere piani di attività da realizzare in almeno 12 mesi, evidenziare come l’uso dei servizi specialistici possa velocizzare lo sviluppo di uno specifico progetto.

I servizi ammissibili possono riguardare:

  • la consulenza organizzativa, operativa e strategica per lo sviluppo e la realizzazione del progetto;
  • la gestione della proprietà intellettuale;
  • il supporto nell’autovalutazione della maturità digitale;
  • lo sviluppo e lo scouting di tecnologie;
  • la prototipazione, a esclusione del prototipo funzionale;
  • i lavori preparatori per campagne di crowfunding.

Inoltre, sono ammissibili i servizi di incubazione come l’affitto dello spazio fisico e i servizi accessori di connessione e le attività di networking, se direttamente collegati ai servizi indicati nell’elenco di cui sopra.

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